Domani devo vedermi con la mia pasticciera preferita. Se avrò occasione ne approfitterol.
giovedì 8 marzo 2018
martedì 6 marzo 2018
La spina
Buttare il cuore in mezzo alle ortiche.
La spina che mi ferisce il cuore, quando
ti penso con un altro, ha il senso che ha.
Perdere la testa per un po' di
gentilezza, per ridere, fintanto che lo scherzo comincia a fare male,
finché è perso anche il senso della realtà.
E il tempo delle mele ormai è finito.
domenica 4 marzo 2018
Colmi a catena
Il colmo per una talpa? Diventare gallerista.
Il colmo per un gallerista? Non avere ben chiaro il quadro della situazione.
Il colmo per il quadro della situazione? Essere un Picasso.
Il colmo per un Picasso?
Il colmo per un gallerista? Non avere ben chiaro il quadro della situazione.
Il colmo per il quadro della situazione? Essere un Picasso.
Il colmo per un Picasso?
martedì 27 febbraio 2018
La piaga degli studenti tirati scemi dalla compagna di banco
Ai miei tempi gli alunni timidi, quelli più calmi e tranquilli insomma, venivano affibiati come compagno di banco ai più scalmanati; di solito questi inizialmente li bullizzavano ma poi vi stringevano un'amicizia che durava nei secoli, tra l'altro i timidi erano solo calmi in facciata ma sotto sotto erano delle menti criminali impensabili. Storicamente è risaputo che le rapine in banca più belle sono state fatte da individui che a scuola erano stati compagni di banco.
Comunque, a livello scolastico, la cosa peggiore che poteva capitare a un timido era quella di finire compagno di banco della più bella della classe. Già dopo la prima settimana il suo rendimento precipitava: egli si innamorava subito, non stava più attento in classe e a casa non finiva mai i compiti perché troppo impegnato a trovare nuove strategie per impressionare la compagna che, detto per inciso, non se lo filava di striscio. Sì, lo trovava divertente ma lei era già fidanzata con uno più grande che aveva già i peli sotto le ascelle e il motorino, per cui non c'era storia. Il timido incideva cuori trafitti sulle panchine del parco sognando ad occhi aperti di potersi dichiarare alla prossima gita al museo egizio e di baciarla al ritorno sul pullman, ma niente, e intanto consegnava i compiti in classe in bianco, faceva scena muta alle interrogazioni, e i professori si lamentavano ai colloqui con i suoi genitori. I genitori subito pensavano “si droga” ma poi gli perquisivano la camera e si convincevano di no, e pur spronandolo a fare meglio, incoraggiandolo a dare di più, intanto si interessavano se c'era uno psicologo bravo a cui farlo vedere. Lo psicologo diceva “tutto normale è una fase” ma per stare tranquilli gli faceva fare un bell'elettroencefalogramma e il test di Rorschach. Intanto pur con la carriera scolastica compromessa il timido riusciva a farsi promuovere. L'anno seguente gli cambiavano di posto e non era più vicino alla più bella ma a quello spiritoso che lo faceva ridere a crepapelle anche nell'ora di storia che era meglio stare seri che se no la profe interrogava a sorpresa. Così ridendo e scherzando si dimenticava della più bella, ma tanto, tempo una settimana, e si innamorava della più bella della classe di fronte. Anch'essa non lo considerava perché stava già insieme al capocannoniere della squadra di pallone del paese, per di più era doppia fatica farsi notare da lei dato che non erano della stessa classe, e hai voglia ad offrirgli la girella per la ricreazione e a far lo scalmanato con gli altri per attirare un po' d'attenzione.
E intanto era già finita anche la scuola dell'obbligo e c'era da perder la testa per qualcun'altra. Perché quando t'innamori così poi non c'è più rimedio.
E intanto era già finita anche la scuola dell'obbligo e c'era da perder la testa per qualcun'altra. Perché quando t'innamori così poi non c'è più rimedio.
martedì 20 febbraio 2018
Fantino iracondo
E un bel giorno un fantino perse le staffe.
Oh, tutto il giorno a cercarle ma alla fine non le ha più trovate.
Oh, tutto il giorno a cercarle ma alla fine non le ha più trovate.
mercoledì 14 febbraio 2018
A DOMANDA RISPONDO - Chi ha inventato il sorpasso in curva?
Questa rubrica stenta a decollare, comunque un lettore che preferisce rimanere anonimo mi scrive chiedendomi “chi ha inventato il sorpasso in curva?”
Altro bel quesito a cui è difficile rispondere.
![]() |
Tipico egizio che mette la freccia per
infilzare l'eventuale
conducente che dovesse sopraggiungere dalla
direzione
opposta durante un bel sorpasso azzardato in curva
|
Il sorpasso in prossimità o in corrispondenza di una curva è un'usanza la cui origine si perde nella notte dei tempi, volendo restringere l'adozione di tale pratica ad una civiltà che abbia lasciato traccia di tale usanza potremmo pensare sicuramente a quei secchioni degli Egizi, di cui sono presenti belle e svariate rappresentazioni, anche se con quel loro vizio di disegnare tutti di profilo non viene resa molto l'idea dei sorpassi azzardati che facevano in continuazione e senza balìa; tra l'altro recentemente pare che, da alcuni esami forensi sulla sua salma, sia emerso che Tutankamon sia morto proprio in un incidente scaturito per un azzardo di questo genere. Il faraone, morto alla tenera età di 19 anni, seppur neopatentato, non aveva già più punti sulla patente, i suoi sudditi lo lasciavano circolare liberamente perché lui era il faraone e tutto quanto, ma intanto si davano da fare con grande sollecitudine per costrurgli per tempo una bella piramide in cui intombarlo. Non dimentichiamoci però nemmeno di quei coatti degli Assirobabilonesi e della loro carente cognizione nel muoversi con i mezzi di trasporto, e comunque non è detto che nel primo sorpasso in curva ufficiale della civiltà umana non siano state coinvolte entrambe le popolazioni.
Certo si potrebbe affermare altresì che anche nel regno animale esempi di sorpassi azzardati non manchino, le gazzelle che fuggono scapicollandosi per non farsi prendere da un famelico leone di sicuro non stanno lì a farsi venire tanti scrupoli se c'è una curva e davanti a loro qualcosa che le ostacola. Volendo però tornare ancora più indietro nel tempo vi posso dire che da qualche tempo all'interno della comunità scientifica si sta facendo sempre più strada l'ipotesi che anche il Big Bang altro non sia che la conseguenza di un tragico sorpasso in curva finito male.
domenica 14 gennaio 2018
Monte Baldo
Per quanto, vivendo io in piena Pianura Padana, la maggior parte dei giorni il mio sguardo possa tranquillamente perdersi all'orizzonte senza incontrare ostacoli importanti, talvolta gli si palesano davanti delle montagne che prima non c'erano. Chi ce le mette? Non si sa.
Io in ufficio ho provato a spiegare che se le montagne alcuni giorni si vedono e alcuni no è perché sono loro che si allontanano o si avvicinano a loro piacere, ma nessuno mi ha creduto.
Tra tutte spicca il Monte Baldo che per noi è come il Monte Fuji dei cartoni animati giapponesi, tanto che qui si era tutti convinti fosse un vulcano, argomento sul quale il mio compagno di classe Charlie si scontrò con la profe di geografia che invece sosteneva il contrario. Quella volta avrei voluto intervenire a favore del mio compagno, perché ero convintissimo anch'io, ma vigliacchissimo non lo feci perché mi vegognavo. Poi documentandomi scoprii che in effetti pare non sia di origine vulcanica.
Monte Baldo, Monte Baldo, un giorno o l'altro erutterai (poco e senza fare disastri) e i geologi scopriranno che tramite un complicatissimo sistema di leve e pulegge ti muovi avanti e indietro a tuo piacimento. E allora qualcuno dovrà ricredersi.
sabato 6 gennaio 2018
Goodbye Popeye
Quando ero piccolo per la befana dalle mie parti si faceva il falò e si bruciava la vecchia.
Un falò che mi ricordo bene, probabilmente il primo a cui assistii, è quello in cui sacrificammo Braccio di Ferro.
A quei tempi qui c'erano poche case isolate e gli spiazzi per ammucchiare fascine di rami potati e altra roba da bruciare non mancavano. Quello che mancava era la vecchia da mettere in cima.
Mio padre trovò tra la roba che tenevamo in cantina un fantoccio di Braccio di Ferro alto almeno un metro e imbottito di palline di polistirolo. Era stato regalato a mio fratello diversi anni prima e, a causa di quelle maledette palline di polistirolo che perdeva ovunque in giro per casa, mia madre l'aveva recentemente esiliato in cantina.
Ricordo che mio padre lo imbottì un po' di più con paglia e segatura, lo vestì con degli stracci in modo da farlo sembrare una vecchia e lo piazzò in cima al palo al centro del mucchio. Quando il fuoco fu acceso, non appena la fiamma lo lambì, il Braccio-di-Ferro-Vecchia si dissolse in un'istantanea fiammata.
A me un po' dispiacque fargli fare quella fine lì, anche perchè segretamente un po' gli volevo bene, ma alla fine convenni che era meglio per lui finire in una grande fiammata che finire abbandonato e dimenticato in una cantina per il resto dei suoi giorni.
Un'epifania per l'Epifania
Al supermercato, mentre col carrello sono ad un passo dal raggiungere la cassa, mi appare Elvis (un Elvis Presley giovane dei tempi migliori).
Il pavimento sotto i nostri piedi diventa a mattonelle alternate bianche e nere, e lui,col suo accento di Memphis che si mangia un po' le parole, dice: “bel gioco gli scacchi: i bianchi, i neri, i pezzi ordinati sulla scacchiera, ogni pezzo che si può muovere solo in un certo modo; ma pochi sanno che ogni 54 anni, in un determinato momento di una determinata partita, c'è un attimo in cui un pezzo può decidere di muoversi come gli pare, per cui nulla è davvero perduto”.
Aveva in mano solo una scatola di spaghetti e un tubetto di pasta d'acciughe per cui l'ho lasciato passare avanti.
Poi nel parcheggio, mentre stavo per andarmene, un cane mi ha parcheggiato di fianco.
venerdì 29 dicembre 2017
Gengis Khan
A volte, in certe situazioni, mi
chiedo cosa farebbe al posto mio un personaggio importante della
storia.
sabato 9 dicembre 2017
Lo scoiattolo evasore totale
![]() |
Immagine del tipico scoiattolo che
non
ha pagato l'IMU sulla seconda
casa
|
Gli scoiattoli rossi sono i più grandi
evasori del regno animale. Le classiche noci e noccioline che
nascondono sotto terra altro non sono che il frutto dei loro guadagni
in nero o comunque redditi che non vogliono dichiarare al fisco.
D'altra parte da quando si sono diffusi in Europa anche gli
scoiattoli grigi nordamericani che sono la guardia di finanza del
mondo animale ormai non c'è più pace, e intanto la pressione
fiscale è salita alle stelle.
Gli scoiattoli rossi fanno spavento, si dichiarano
nullatenenti anche se hanno 3 case al mare (tutte intestate a
Briatore), vestono firmati, hanno almeno un conto alle isole Cayman e
girano col macchinone.
Avete mai visto uno scoiattolo rosso che
compila la dichiarazione dei redditi o che chiama per prendere
appuntamento al CAAF o dal commercialista? Macché! Gli scoiattoli
rossi non dichiarano niente, neanche sotto tortura; negli esercizi
commerciali si assicurano sempre che non venga fatto lo scontrino per
non pagare l'imposta sul valore aggiunto (IVA), e quelli che fanno gli
artigiani o i liberi professionisti fingono svenimenti quando c'è da
fare ricevuta fiscale o fattura.
Sceneggiate infinite quando c'è da
pagare il bollo auto, il canone RAI o le accise sul carburante.
Molti documentaristi dopo aver fatto tutte le riprese per un servizio tornano a casa sgomenti e abbracciano mogli e figli. Le
mogli chiedono: "caro, cosa c'è che non va?". Loro con gli
occhi vuoti, scioccati da un'evasione così totale, non riescono a
proferire parola e abbracciano ancor più forte i loro familiari.
Tutti i filmati comunque sono stati
sequestrati dagli scoiattoli grigi, per cui Piero Angela e i suoi
soci dovranno aspettare che venga chiusa l'inchiesta prima di mandare
in onda lo speciale sullo scoiattolo evasore a tuttotondo.
sabato 11 novembre 2017
Non vado nei musei
Non vado mai ai musei perché se no poi mi vien voglia di tornare la notte a portar via tutto.
Già alle elementari durante una gita un mio compagno aveva fatto la spia alla maestra “maestra, maestra, c'è Angelo che ha detto che vuole portarsi a casa un capolavoro del Pisanello” e in quel mentre venivo beccato mentre mi allungavo per staccare dal muro un'opera del medesimo per infilarmela in cartella.
Al museo egizio stessa cosa: “prof, c'è Angelo che sta smontando una vetrinetta per portarsi a casa il sigillo imperiale di Rimmes II, il cugino povero di Ramses”.
Alle superiori “ hey teacher, look out, Angelo means to steal the Crown Jewels!!!” e la prof “what? I don't understand, could you speak more slowly, please?” e il compagno traditore “professoressa, sveglia! Angelo si sta accingendo a mettere in atto il suo piano per rubare i gioielli della corona! Finiremo tutti incarcerati nelle segrete di Buckingam Palace!” e la prof “USSIGNUR!”.
Che poi anche all'asilo “maestra, maestra, Angelo, approfittando del caos generato da noi bambini imbottiti di dolciumi ad alto indice glicemico che strilliamo istericamente e corriamo di qua e di là senza una meta precisa, sta staccando dalla bacheca i nostri disegni più belli, arrotolandoli per poi portarseli agevolmente a casa durante la pausa per il riposino pomeridiano!” e la maestra “ma cosa dici? Ma vai a giocare sullo scivolo piuttosto, figurati se Angelo, un bambino così docile, mansueto ed educ- ANGELOOOOO! METTI GIU'! METTILI. IMMEDIATAMENTE. GIU'!!!”
giovedì 12 ottobre 2017
Un sogno potentissimo
Ieri notte ho sognato la mia gatta che allattava dei micini. La mia gatta è stata sterilizzata quando era ancora piccola.
Un sogno potentissimo.
Nel sogno, poco prima che mi svegliassi, mio padre stava dicendo "hai visto la natura...?"
venerdì 6 ottobre 2017
Quelle gran sagome delle cicogne

Ultimamente mi capita spesso di vedere, davanti alle case di famiglie che hanno appena avuto un bambino, sagome in legno di cicogne che tengono tra il becco il classico fagottino con dentro un frugoletto. Sotto alcune di queste addirittura ci costruiscono anche un bel nido fatto di rametti.
Le cicogne sono molto orgogliose di ciò.
Per ricambiare si sono organizzate a loro volta con delle sagome da piazzare davanti al nido quando le uova si schiudono.
martedì 3 ottobre 2017
Il banco della gastronomia

Un addetto del supermercato da cui mi servo non ha mai sternutito nella mostarda, gli mancava solo quella, per cui l'ultimo giorno prima di andare in pensione voleva farlo, ma poi non si sa se l'ha fatto.
A me piace pensare di sì.
A me piace pensare di sì.
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