Non vado mai ai musei perché se no poi mi vien voglia di tornare la notte a portar via tutto.
Già alle elementari durante una gita un mio compagno aveva fatto la spia alla maestra “maestra, maestra, c'è Angelo che ha detto che vuole portarsi a casa un capolavoro del Pisanello” e in quel mentre venivo beccato mentre mi allungavo per staccare dal muro un'opera del medesimo per infilarmela in cartella.
Al museo egizio stessa cosa: “prof, c'è Angelo che sta smontando una vetrinetta per portarsi a casa il sigillo imperiale di Rimmes II, il cugino povero di Ramses”.
Alle superiori “ hey teacher, look out, Angelo means to steal the Crown Jewels!!!” e la prof “what? I don't understand, could you speak more slowly, please?” e il compagno traditore “professoressa, sveglia! Angelo si sta accingendo a mettere in atto il suo piano per rubare i gioielli della corona! Finiremo tutti incarcerati nelle segrete di Buckingam Palace!” e la prof “USSIGNUR!”.
Che poi anche all'asilo “maestra, maestra, Angelo, approfittando del caos generato da noi bambini imbottiti di dolciumi ad alto indice glicemico che strilliamo istericamente e corriamo di qua e di là senza una meta precisa, sta staccando dalla bacheca i nostri disegni più belli, arrotolandoli per poi portarseli agevolmente a casa durante la pausa per il riposino pomeridiano!” e la maestra “ma cosa dici? Ma vai a giocare sullo scivolo piuttosto, figurati se Angelo, un bambino così docile, mansueto ed educ- ANGELOOOOO! METTI GIU'! METTILI. IMMEDIATAMENTE. GIU'!!!”
Ma quale Angelo, questo è Pierino.
RispondiEliminaoppure Gian Burrasca
Eliminain ogni caso cleptomane
Eliminapreferisco vederla come una forma impropria di sindrome di Stendhal
Elimina