domenica 14 gennaio 2018

Monte Baldo


Per quanto, vivendo io in piena Pianura Padana, la maggior parte dei giorni il mio sguardo possa tranquillamente perdersi all'orizzonte senza incontrare ostacoli importanti, talvolta gli si palesano davanti delle montagne che prima non c'erano. Chi ce le mette? Non si sa.
Io in ufficio ho provato a spiegare che se le montagne alcuni giorni si vedono e alcuni no è perché sono loro che si allontanano o si avvicinano a loro piacere, ma nessuno mi ha creduto.
Tra tutte spicca il Monte Baldo che per noi è come il Monte Fuji dei cartoni animati giapponesi, tanto che qui si era tutti convinti fosse un vulcano, argomento sul quale il mio compagno di classe Charlie si scontrò con la profe di geografia che invece sosteneva il contrario. Quella volta avrei voluto intervenire a favore del mio compagno, perché ero convintissimo anch'io, ma vigliacchissimo non lo feci perché mi vegognavo. Poi documentandomi scoprii che in effetti pare non sia di origine vulcanica.

Monte Baldo, Monte Baldo, un giorno o l'altro erutterai (poco e senza fare disastri) e i geologi scopriranno che tramite un complicatissimo sistema di leve e pulegge ti muovi avanti e indietro a tuo piacimento. E allora qualcuno dovrà ricredersi.


sabato 6 gennaio 2018

Goodbye Popeye

Quando ero piccolo per la befana dalle mie parti si faceva il falò e si bruciava la vecchia.
Un falò che mi ricordo bene, probabilmente il primo a cui assistii, è quello in cui sacrificammo Braccio di Ferro.
A quei tempi qui c'erano poche case isolate e gli spiazzi per ammucchiare fascine di rami potati e altra roba da bruciare non mancavano. Quello che mancava era la vecchia da mettere in cima.
Mio padre trovò tra la roba che tenevamo in cantina un fantoccio di Braccio di Ferro alto almeno un metro e imbottito di palline di polistirolo. Era stato regalato a mio fratello diversi anni prima e, a causa di quelle maledette palline di polistirolo che perdeva ovunque in giro per casa, mia madre l'aveva recentemente esiliato in cantina.
Ricordo che mio padre lo imbottì un po' di più con paglia e segatura, lo vestì con degli stracci in modo da farlo sembrare una vecchia e lo piazzò in cima al palo al centro del mucchio. Quando il fuoco fu acceso, non appena la fiamma lo lambì, il Braccio-di-Ferro-Vecchia si dissolse in un'istantanea fiammata.
A me un po' dispiacque fargli fare quella fine lì, anche perchè segretamente un po' gli volevo bene, ma alla fine convenni che era meglio per lui finire in una grande fiammata che finire abbandonato e dimenticato in una cantina per il resto dei suoi giorni.

Un'epifania per l'Epifania

Al supermercato, mentre col carrello sono ad un passo dal raggiungere la cassa, mi appare Elvis (un Elvis Presley giovane dei tempi migliori).
Il pavimento sotto i nostri piedi diventa a mattonelle alternate bianche e nere, e lui,col suo accento di Memphis che si mangia un po' le parole, dice: “bel gioco gli scacchi: i bianchi, i neri, i pezzi ordinati sulla scacchiera, ogni pezzo che si può muovere solo in un certo modo; ma pochi sanno che ogni 54 anni, in un determinato momento di una determinata partita, c'è un attimo in cui un pezzo può decidere di muoversi come gli pare, per cui nulla è davvero perduto”.
Aveva in mano solo una scatola di spaghetti e un tubetto di pasta d'acciughe per cui l'ho lasciato passare avanti.

Poi nel parcheggio, mentre stavo per andarmene, un cane mi ha parcheggiato di fianco. 

venerdì 29 dicembre 2017

Gengis Khan

A volte, in certe situazioni, mi chiedo cosa farebbe al posto mio un personaggio importante della storia.

Questo qui è Gengis Khan col maglioncino delle feste.

sabato 9 dicembre 2017

Lo scoiattolo evasore totale

Immagine del tipico scoiattolo che
non ha pagato l'IMU  sulla seconda
casa
Gli scoiattoli rossi sono i più grandi evasori del regno animale. Le classiche noci e noccioline che nascondono sotto terra altro non sono che il frutto dei loro guadagni in nero o comunque redditi che non vogliono dichiarare al fisco.
D'altra parte da quando si sono diffusi in Europa anche gli scoiattoli grigi nordamericani che sono la guardia di finanza del mondo animale ormai non c'è più pace, e intanto la pressione fiscale è salita alle stelle.
Gli scoiattoli rossi fanno spavento, si dichiarano nullatenenti anche se hanno 3 case al mare (tutte intestate a Briatore), vestono firmati, hanno almeno un conto alle isole Cayman e girano col macchinone.
Avete mai visto uno scoiattolo rosso che compila la dichiarazione dei redditi o che chiama per prendere appuntamento al CAAF o dal commercialista? Macché! Gli scoiattoli rossi non dichiarano niente, neanche sotto tortura; negli esercizi commerciali si assicurano sempre che non venga fatto lo scontrino per non pagare l'imposta sul valore aggiunto (IVA), e quelli che fanno gli artigiani o i liberi professionisti fingono svenimenti quando c'è da fare ricevuta fiscale o fattura.
Sceneggiate infinite quando c'è da pagare il bollo auto, il canone RAI o le accise sul carburante.
Molti documentaristi dopo aver fatto tutte le riprese per un servizio tornano a casa sgomenti e abbracciano mogli e figli. Le mogli chiedono: "caro, cosa c'è che non va?". Loro con gli occhi vuoti, scioccati da un'evasione così totale, non riescono a proferire parola e abbracciano ancor più forte i loro familiari.
Tutti i filmati comunque sono stati sequestrati dagli scoiattoli grigi, per cui Piero Angela e i suoi soci dovranno aspettare che venga chiusa l'inchiesta prima di mandare in onda lo speciale sullo scoiattolo evasore a tuttotondo.

sabato 11 novembre 2017

Non vado nei musei

Non vado mai ai musei perché se no poi mi vien voglia di tornare la notte a portar via tutto.

Già alle elementari durante una gita un mio compagno aveva fatto la spia alla maestra “maestra, maestra, c'è Angelo che ha detto che vuole portarsi a casa un capolavoro del Pisanello” e in quel mentre venivo beccato mentre mi allungavo per staccare dal muro un'opera del medesimo per infilarmela in cartella.

Al museo egizio stessa cosa: “prof, c'è Angelo che sta smontando una vetrinetta per portarsi a casa il sigillo imperiale di Rimmes II, il cugino povero di Ramses”.

Alle superiori “ hey teacher, look out, Angelo means to steal the Crown Jewels!!!” e la prof “what? I don't understand, could you speak more slowly, please?” e il compagno traditore “professoressa, sveglia! Angelo si sta accingendo a mettere in atto il suo piano per rubare i gioielli della corona! Finiremo tutti incarcerati nelle segrete di Buckingam Palace!” e la prof “USSIGNUR!”.

Che poi anche all'asilo “maestra, maestra, Angelo, approfittando del caos generato da noi bambini imbottiti di dolciumi ad alto indice glicemico che strilliamo istericamente e corriamo di qua e di là senza una meta precisa, sta staccando dalla bacheca i nostri disegni più belli, arrotolandoli per poi portarseli agevolmente a casa durante la pausa per il riposino pomeridiano!” e la maestra “ma cosa dici? Ma vai a giocare sullo scivolo piuttosto, figurati se Angelo, un bambino così docile, mansueto ed educ- ANGELOOOOO! METTI GIU'! METTILI. IMMEDIATAMENTE. GIU'!!!”

giovedì 12 ottobre 2017

Un sogno potentissimo

Ieri notte ho sognato la mia gatta che allattava dei micini. La mia gatta è stata sterilizzata quando era ancora piccola.
Un sogno potentissimo.
Nel sogno, poco prima che mi svegliassi, mio padre stava dicendo "hai visto la natura...?"

venerdì 6 ottobre 2017

Quelle gran sagome delle cicogne


Ultimamente mi capita spesso di vedere, davanti alle case di famiglie che hanno appena avuto un bambino, sagome in legno di cicogne che tengono tra il becco il classico fagottino con dentro un frugoletto. Sotto alcune di queste addirittura ci costruiscono anche un bel nido fatto di rametti.
Le cicogne sono molto orgogliose di ciò. 
Per ricambiare si sono organizzate a loro volta con delle sagome da piazzare davanti al nido quando le uova si schiudono.

martedì 3 ottobre 2017

Il banco della gastronomia

Se lavori al banco della gastronomia del supermercato sicuramente ti sarà capitato di sternutire nell'insalata russa. Perché, se è vero che dalla parte del cliente c'è il vetro che fa da barriera, dalla parte dall'addetto a servire le pietanze non c'è nessun ostacolo che fermi lo sternuto. Per cui può capitare che, senza che neanche te ne accorga, ti scappi lo sternuto sulle cipolle alla zingara, nel manzo in salsa verde, sull'antipasto 5 gusti, sull'insalata di pasta, nell'insalata di nervetti, e poi ci sarebbero anche l'insalata Portofino, le seppioline e piselli, il baccalà alla vicentina, e via dicendo, cuscus alle verdure, merluzzo fritto infarinato, nasello olio e limone, patate al forno gratinate, gamberetti in salsa rosa, vitello tonnato eccetera.
Un addetto del supermercato da cui mi servo non ha mai sternutito nella mostarda, gli mancava solo quella, per cui l'ultimo giorno prima di andare in pensione voleva farlo, ma poi non si sa se l'ha fatto.
A me piace pensare di sì.

domenica 24 settembre 2017

Superman senza amor proprio

Anni fa proposi alla DC COMICS (famosissima casa editrice di fumetti) una storia che poi non mi pubblicarono.
Questa è la trama:
La vignetta in cui Batman gli dà il ben servito
Superman assume la kriptonite senza saperlo per via orale (gliela scioglie nel caffélatte il suo acerrimo nemico Lex Luthor mentra il supereroe è distratto da uno scippo) per cui perde tutti i suoi superpoteri. Lois Lane lo lascia subito tramite sms perché non può più darle quella sicurezza che come donna cerca in un uomo. Batman invece, appena lo scopre, lo sbatte fuori dalla Justice League e lo sostituisce con l'Uomo Cotechino. L'Uomo Cotechino è un macellaio che è stato morso da un maiale radiottivo, ma il suino non gli ha fatto acquisire alcun potere, solo che la notizia ha avuto talmente tanto risalto che Wonder Woman si è innamorata di lui vedendolo in un talk-show e adesso stanno insieme; siccome non si vedevano mai a causa dei loro impegni ha preteso che venisse preso nella Justice League. Dopo diversi mesi l'effetto nocivo della kriptonite svanisce e Superman riacquista i poteri, ma a questo punto ha l'autostima talmente bassa che, invece di tornare a salvare la gente come faceva prima, apre un blog per lamentarsi di non riuscire a trovare la morosa.

lunedì 18 settembre 2017

In farmacia

In fila in farmacia noto una confezione di pastiglie coadiuvanti della ricrescita dei capelli. Costo 24,99 euro. Che poi se funziona occorre aggiungere la spesa per uno shampoo per mantenerli fluenti, per un buon taglio dal barbiere, il gel per tenerli in ordine etc. etc.. Per cui quando arriva il mio turno chiedo al farmacista: scusi, ma questo prodotto funziona? E soprattutto, considerando la spesa che comporta il mantenimento di una chioma importante di questi tempi, mi assicura che riesco a trovare la morosa entro la fine dell'anno solare?
E lui: guardi, se la ragazza assume regolarmente questi altri bei pastiglioni qui da 99,99 euro, e se quel giorno lì è dell'umore giusto, magari può capitare che ci scappi l'appuntamento al chiaro di luna. Di più non posso garantire.
Io: a questo punto non compro niente e mando a gambe all'aria l'indotto dell'industria del capello.

venerdì 15 settembre 2017

A DOMANDA RISPONDO - Chi ha inventato il calzascarpe?

Immagine del potenziale
inventore ritratto nel suo
profilo migliore
Purtroppo non lo so, sono uno che legge molto e cerca di tenersi informato ma proprio lo ignoro. E pensare che a saperlo avrei fatto anche bella figura.
Comunque dovendo buttarmi direi gli assiribabilonesi.

Comunque se avete curiosità da chiedermi fate pure che vi rispondo.

domenica 10 settembre 2017

Interdisciplinarità

Inutile dirlo: alle scuole medie quando si scopre che quello di 90° si dice angolo retto, avendo già appreso nell'ora di scienze che il retto è una certa parte del corpo, negli studenti si genera quell'ilarità tipica delle giovani menti assetate di sapere. I professori quando sentono ridere si arrabbiano, picchiano il pugno sulla cattedra e urlano "SILENZIO!" o "E ALLORA!" oppure "ADESSO INTERROGO!" interrompendo bruscamente tale ilarità con il panico oppure ottenendo l'effetto contrario di far ridere ancora di più gli studenti che non hanno più rispetto di nessuno. In entrambi i casi si otterrà il risultato di aver impresso indelebilmente nella memoria degli studenti questa indispensabile nozione, come raccomandato dal programma ministeriale.

venerdì 25 agosto 2017

Il cappello di mio padre

Mi fa sorridere che ultimamente il cappello preferito di mio padre sia un cappellino con visiera degli Iron Maiden. Lui che di musica ne conosce poca e che al massimo apprezza il liscio delle feste paesane.
Il cappellino era di mio fratello, è quello del tour X-Factour del 1995-1996, reliquia di un concerto che aveva smesso presto di indossare.
In tempi più recenti, dato che non lo usava più nessuno, mia madre ha deciso di recuperarlo infilandolo in lavatrice con i jeans neri per un giro di Coloreria, un prodotto colorante che serve per dare nuovo colore a capi un po' stinti. Uscito dalla lavatrice i ricami delle scritte in grigio sul cappellino nero erano diventati anch'essi neri, rendendolo completamente nero.
Mio padre indossa parecchio i cappellini con visiera quando lavora fuori, per cui mia madre l'aveva dato a mio padre in modo che venisse usato, ma questo era talmente bello che lo indossava anche in altre circostanze, tipo quando andava in paese la domenica mattina o la sera quando andava a giocare a bocce; e lo usa ancora, anche se ultimamente si è un po' rovinato.

Le donne dei siti d'incontri

Le foto delle donne dei siti d'incontri mediamente sono di qualche anno fa. Loro sembrano più alte e slanciate di quanto non si capisca....