Al cinema mi fa molto ridere quando durante la proiezione qualcuno si alza per andare al bagno o per andare a prendere i pop-corn e non ricordandosi da che parte è entrato va a spalancare l'uscita di sicurezza che dà sull'esterno. A volte si accorge dell'errore e torna su suoi passi, altre volte esce e sparisce. Per sempre.
sabato 31 dicembre 2016
venerdì 30 dicembre 2016
Qual era il tuo sogno da bambino?
Il mio sogno da bambino era quello di picchiare Mike Tyson, però siccome non riuscivo neanche a dargliele al mio fratello più piccolo ho desistito subito. Per arrivare a dargliele a Mike Tyson c'era una trafila da rispettare: prima dovevi picchiare il fratello più piccolo (tuo o di un tuo amico di pari età), poi quello più grande, poi il tuo vicino di casa, il papà del tuo vicino, il bullo del quartiere, la maestra dell'asilo, il professore di ginnastica delle medie, il sindaco del tuo paese, un camionista di quelli che sono sempre in trasferta, un presentatore televisivo, il capo del governo, il Papa.
Mike Tyson appena veniva a sapere che avevi sconfitto il profe di educazione fisica cominciava subito a raddoppiare gli allenamenti.
mercoledì 28 dicembre 2016
Il desiderio inespresso
Stasera mentre tornavo a casa in macchina ho visto scendere dal cielo una piccola sfera luminosa con tanto di scia. Perdendomi via a pensare se potesse essere una stella cadente o un fuoco d'artificio alla fine mi son dimenticato di esprimere un desiderio.
lunedì 26 dicembre 2016
SONDAGGIO
Nottetempo un ladro si introduce in casa tua e, mentre è intento a derubarti inciampa nella riproduzione in scala 1:200 del Partenone, cade, sbatte la testa e muore. La mattina seguente ti svegli e lo scopri, cosa fai?
a. Lo sottoponi a imbalsamazione e lo usi come appendiabiti.
b. Gli metti addosso i tuoi effetti personali, tra cui la catenina d’oro della prima comunione con la croce e la piastrina con inciso il tuo gruppo sanguineo, poi accomodi il cadavere sul divano e dai fuoco alla casa. Convinto che crederanno che il corpo carbonizzato sia il tuo, fuggi all’estero per iniziare una nuova vita con una nuova identità.
c. Per ripicca cerchi il suo indirizzo, ti introduci a casa sua, scivoli, sbatti la testa e muori.
d. Ti dispiace per lui, morire così, da ladro… Per non farlo passare per delinquente chiami la polizia e racconti che è un tuo vecchio amico d’infanzia, entrato di soppiatto dopo aver forzato la porta per farti una sorpresona come ai vecchi tempi.
e. Lo cospargi di croccantini per gatti e lo abbandoni sul retro lasciando ai randagi il compito di farlo sparire.
f. Influenzato da film e telefilm americani chiami il 911.
g. Lo depositi di soppiatto sul pianerottolo del vicino, poi suoni il campanello e scappi.
h. Lo metti all’asta su e-bay con l’opzione Compralo Subito.
i. Lo resusciti con il vudù.
j. Avverti le forze dell’ordine e intanto ti porti avanti facendogli l’autopsia.
k. Lo getti nella vasca dei piraña.
l. Vorresti scioglierlo nell’acido, ma di acido in casa hai solo il latte rimasto in frigo da natale.
m. Riempi la vasca di coca-cola e glielo getti dentro.
n. Scopri dove abita e lo riporti a casa, lo metti a letto e gli rimbocchi le coperte, poi se qualcuno ti ha visto e vengono a fare domande, rispondi che credevi dormisse.
o. Gli metti le pinne e la bombola d’ossigeno, poi lo adagi su un albero in giardino.
p. Torni a letto sperando di risvegliarti più tardi e scoprire che è stato solo un brutto incubo.
q. Chiami la mamma.
r. Sei talmente distratto che manco te ne accorgi, incurante gli passi sopra e poi vai al lavoro.
s. Decidi di chiamare qualcuno ma sei talmente smemorato che arrivato al telefono non ricordi più cosa dovevi fare.
t. Lo metti nel congelatore insieme agli altri.
u. Lo osservi un poco e poi procedi oltre pensando: “così come è arrivato se ne andrà”.
v. Chiami in Vaticano e chiedi del Papa, ti passano un cardinale che facendo un’imitazione perfetta di Benedetto XVI ti dà una dritta niente male.
w. Scendi al bar di sotto a vantartene con gli amici, quando torni a casa non lo trovi più: un amico invidioso te l’ha portato via.
x. Ci metti un po’, ma avendo visto il film “Il Sesto Senso” improvvisamente realizzi che il cadavere steso a terra sei tu, ora sei un fantasma, il proprietario della casa si deve ancora svegliare così scappi prima che qualcuno chiami i Ghostbusters.
y. Lo dai in pasto al tuo boa.
z. Altro (specificare)……………………
b. Gli metti addosso i tuoi effetti personali, tra cui la catenina d’oro della prima comunione con la croce e la piastrina con inciso il tuo gruppo sanguineo, poi accomodi il cadavere sul divano e dai fuoco alla casa. Convinto che crederanno che il corpo carbonizzato sia il tuo, fuggi all’estero per iniziare una nuova vita con una nuova identità.
c. Per ripicca cerchi il suo indirizzo, ti introduci a casa sua, scivoli, sbatti la testa e muori.
d. Ti dispiace per lui, morire così, da ladro… Per non farlo passare per delinquente chiami la polizia e racconti che è un tuo vecchio amico d’infanzia, entrato di soppiatto dopo aver forzato la porta per farti una sorpresona come ai vecchi tempi.
e. Lo cospargi di croccantini per gatti e lo abbandoni sul retro lasciando ai randagi il compito di farlo sparire.
f. Influenzato da film e telefilm americani chiami il 911.
g. Lo depositi di soppiatto sul pianerottolo del vicino, poi suoni il campanello e scappi.
h. Lo metti all’asta su e-bay con l’opzione Compralo Subito.
i. Lo resusciti con il vudù.
j. Avverti le forze dell’ordine e intanto ti porti avanti facendogli l’autopsia.
k. Lo getti nella vasca dei piraña.
l. Vorresti scioglierlo nell’acido, ma di acido in casa hai solo il latte rimasto in frigo da natale.
m. Riempi la vasca di coca-cola e glielo getti dentro.
n. Scopri dove abita e lo riporti a casa, lo metti a letto e gli rimbocchi le coperte, poi se qualcuno ti ha visto e vengono a fare domande, rispondi che credevi dormisse.
o. Gli metti le pinne e la bombola d’ossigeno, poi lo adagi su un albero in giardino.
p. Torni a letto sperando di risvegliarti più tardi e scoprire che è stato solo un brutto incubo.
q. Chiami la mamma.
r. Sei talmente distratto che manco te ne accorgi, incurante gli passi sopra e poi vai al lavoro.
s. Decidi di chiamare qualcuno ma sei talmente smemorato che arrivato al telefono non ricordi più cosa dovevi fare.
t. Lo metti nel congelatore insieme agli altri.
u. Lo osservi un poco e poi procedi oltre pensando: “così come è arrivato se ne andrà”.
v. Chiami in Vaticano e chiedi del Papa, ti passano un cardinale che facendo un’imitazione perfetta di Benedetto XVI ti dà una dritta niente male.
w. Scendi al bar di sotto a vantartene con gli amici, quando torni a casa non lo trovi più: un amico invidioso te l’ha portato via.
x. Ci metti un po’, ma avendo visto il film “Il Sesto Senso” improvvisamente realizzi che il cadavere steso a terra sei tu, ora sei un fantasma, il proprietario della casa si deve ancora svegliare così scappi prima che qualcuno chiami i Ghostbusters.
y. Lo dai in pasto al tuo boa.
z. Altro (specificare)……………………
(8 giugno 2010, 21:27)
lunedì 19 dicembre 2016
UTENZA
Sollecito di pagamento via raccomandata, ho dimenticato di pagare la bolletta del gas. Chiamo il numero verde e una gentile signorina mi spiega: "se non vuole che le venga interrotta l'erogazione, entro dieci giorni deve recarsi in posta e saldare il bollettino che trova allegato al sollecito di pagamento, l'importo è un po' più alto di quello che trova in bolletta perché deve pagare anche la mora". Mi reco alla posta, do un'occhiata dentro: tutte bionde...
(6 maggio 2010, 19:55)
sabato 17 dicembre 2016
Babbo Natalizio
A casa mia, quando ero piccolo, in questo periodo scrivevo la letterina a Babbo Natalizio. Babbo Natalizio era la versione sottomarca da discount per bambini poveri di Babbo Natale, e più che a Babbo Natale assomigliava a un Gerry Scotti avvinazzato con la barba sfatta. La letterina la scrivevo controvoglia perché tanto sapevo che, con lui, sotto l'albero trovavi solo pacchi vuoti incartati male con un bigliettino che diceva cose tipo "il camion dei pompieri non ho potuto portatelo perché ho speso tutto quello che avevo per saldare dei debiti di gioco. Spero che basti il pensiero". Lui non entrava dal camino ma dalla porta d'ingresso, per cui la notte di Natale non andava chiusa a chiave, altrimenti lui la scassinava. Se volevi potevi lasciargli un bicchiere di latte coi biscotti, ma l'importante è che nascondevi l'argenteria, se no te la faceva sparire.
lunedì 12 dicembre 2016
SOLITUDINE ALIENA
Trovata geniale quella di rimandare. Prendere tempo, non muoversi per niente. Non cercare, non spostarsi. Geniale trovata non farsi piacere quello che piace agli altri. Non capire, non farsi capire. Pagare doppio, e per i momenti perduti, e per quelli che non si potrà raccontare. Geniale. Piccole unità d'entusiasmo distillato da diluirsi in una vita intera. Evitare confronti scomodi, glissare quelli comodi da glissare. Rinunciare. Sopportare. Cercare accessi a realtà che ci respingono. Chiudersi. Non fare entrare nessuno che voglia entrare, spalancare le porta a chi ci rifiuta. E la chiave comunque non è trovata.
(2 marzo 2010, 21:08)
lunedì 5 dicembre 2016
CAMICIE CON I BOTTONCINI SULLE PUNTE DEL COLLETTO
Camicie con i bottoncini sulle punte del colletto voi non mi siete mai piaciute. Camicie con i bottoncini sulle punte del colletto eppure vi ho comprate, lo dicevo sabato alla commessa del negozio d'abbigliamento, quant'era bella lei, che a me le commesse che mi chiedono se possono essermi utili mettono a disagio, e sempre cerco di evitarle e invece questa no, mi ci sono sentito subito incredibilmente a mio agio. Bella lei, con quel seppur evidente neo centrale sul labbro, e gentile e... non saprei come dire. Camicie con i bottoncini sulle punte del colletto, ero incerto sulla mia taglia e lei mi ha misurato delicatamente il collo con il metro morbido, dicendo scherzosamente che non gli era mai capitato di ammazzarci nessuno, e poi, camicie con i bottoncini sulle punte del colletto, lei ha preso una di voi che avevo scelto io e si è offerta di togliere tutti i gancetti e spilli per farmela provare, e intanto le ho spiegato il mio conflitto interiore riguardante le camicie senza bottoncini sul colletto, che io prediligo ma che ormai hanno i soliti monotoni colori, e voi, camicie con i bottoncini sulle punte del colletto, con le vostre meravigliose fantasie che mi hanno fatto scendere ad un compromesso storico. La prima di voi era un po' larga, così, carinissimamente, lei ne ha presa una di una misura più piccola e ha tolto nuovamente ganci e spilletti affinché la indossassi. Mi andava, così ne ho presa anche un'altra ancor più bella, senza provarla che ormai conoscevo la mia taglia. Camicie con i bottoncini sulle punte del colletto, non mi ero sentito mai così bene prima di parlare con quella commessa, tanto che incredibilmente, nel silenzio del negozio quasi vuoto, camicie con i bottoncini sulle punte del colletto, mentre lei con quella sua grazia ripiegava e sistemava le camicie, ci ho scambiato un paio di parole prendendo io l'iniziativa, che voi, camicie con i bottoncini sulle punte del colletto, non avendomi mai frequentato, non mi conoscete ancora bene e non sapete che per me è quasi un evento spiccicar parola con chicchessia, figuriamoci far conversazione con una tal dama. Camicie con i bottoncini sulle punte del colletto, che bello! Vi ho comprate. Vorrei poter tornare ogni dì in quel negozio per poterla rincontrare ma ahimè, camicie con i bottoncini sulle punte del colletto, non funziona così.
(martedì, 24 novembre 2009 21:05)
giovedì 1 dicembre 2016
L'uomo con più responsabilità al mondo
L'uomo con più responsabilità al mondo è quello che fa andare la cucina a gas e i fornelli ad induzione nel programma della Clerici.
Certo anche quello del furgoncino che prepara i panini fuori dallo stadio dopo una finale di Champions non scherza mica.
martedì 29 novembre 2016
Nel mio racconto
Nel mio racconto sei la mia fidanzata e di lavoro svuotiamo solai e
cantine. La gente ci chiama per farci portar via tutta la roba vecchia
che non vuole più, spesso ce la regala oppure ce la dà in conto vendita e
quando riusciamo a venderla ci teniamo il 50%. Nel mio racconto abbiamo
un piccolo magazzino stipato di mobili vecchi e cianfrusaglie. E
abbiamo un furgone con cui portarli in giro, e una bancarella da
piazzare nei mercatini dell'usato. Nel mio racconto tu hai una mania per
le macchine da scrivere di una volta, io per le vecchie pipe e gli
orologi da taschino. Anzi, no, la mia mania sei solo tu.
lunedì 28 novembre 2016
LA SOLITUDINE DEI NUMERI PIGRI
Allora, qual’è il nostro denominatore comune? Non dico per forza il minimo comune denominatore, ne basta uno, uno qualsiasi, se esiste. Sono stanco di essere solo divisibile per uno, sono stanco di essere solo, e di visibile è rimasto poco perché mi sento uno zero. Non ho voglia di elevarmi alla potenza perché tanto un uno rimane un uno e idem per lo zero che rimane zero, sbaglio? Infilami in un’espressione e osserva l’espressione che faccio.
(domenica, 25 ottobre 2009 20:32)
venerdì 25 novembre 2016
Imbarazzo al Tg2
Nel mio sogno sono al Tg2 che dico di non aver mai trovato la morosa e tutti scoppiano a ridere. Anche Batman, che da lui proprio non me lo sarei mai aspettato.
martedì 22 novembre 2016
Libri pubblicati senza avvertire prima - NON TI HO MAI CHIESTO SOLDI
di Gaetano Sdrulli
Zanzuzzi & Cremini Edizioni
Questo è un romanzo d'amore che vi
commuoverà: una notte un giovane criminale appena lasciato dalla
morosa si innamora follemente dello sportello bancomat che sta per
far saltare con l'acetilene, litiga perciò coi suoi complici perché
non vuole più farlo esplodere e manda all'aria il colpo. Il
bancomat ricambia il sentimento sperando di veder coronato il proprio
sogno di essere smurato per fuggire con il proprio amore in un paese
senza l'estradizione. Intanto anche altri uomini si sono innamorati
del bancomat, per cui occorre agire in fretta. Gaetano Sdrulli, già
noto per il successo del precedente romanzo "L'Acero Contuso"
torna a strabiliarci con questa stupenda storia d'amore che tocca
corde che nessuno aveva mai osato toccare prima.
lunedì 21 novembre 2016
AQUARIUS
Allora, dei conoscenti che non ricordavo di avere mi telefonano per dirmi che nel comune vicino hanno installato un nuovo autovelox fisso e che, per passare la serata in allegria, hanno deciso di andare là e farsi fotografare il deretano; in pratica uno di loro passa ai 100 chilometri orari davanti al rilevatore di velocità e intanto uno si mette in posa col fondoschiena scoperto davanti all’obbiettivo dell’apparecchiatura. Mi fanno: “dai, vieni anche tu che sei fotogenico”. Risposta: “No. Su una natica ho una serie di nei dislocati a mo’ di costellazione dell’acquario, mi hanno schedato il posteriore quando ho fatto la visita di leva perché le mie impronte digitali risultavano troppo simili a quelle di un tizio dell’anno di leva precedente, lasciate perdere”. E ho riattaccato.
(sabato, 22 agosto 2009 18:00)
venerdì 18 novembre 2016
Gatto nero
A volte mi piace attraversare la provinciale vestito da gatto nero per vedere le facce che fa la gente, se è carnevale e lo faccio sulle strisce nessuno può dirmi niente.
D'estate quando esce la notizia che è stata avvistata una pantera in aperta campagna anche lì son sempre io che faccio il cretino.
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