mercoledì 18 settembre 2013

Alcolismo misto a gioco d'azzardo

Alcolismo da boeri: l’insidia sta nel fatto che ne apri uno e rischi di vincerne anche altri 3. Come dipendenza è poco considerata perché spesso chi ne è affetto si vergogna a dirlo, anche gli alcolisti anonimi se lo scoprono cominciano a scherzarti. In molti casi la colpa è della cassiera del bar che con la scusa di non aver moneta per darti il resto ti convince a prenderne uno, lei ha il fidanzato che è nel ramo (è titolare di una ditta che rifornisce il ripieno alcolico alla ditta dei boeri). Alcuni clienti applicano sofisticati sistemi studiati per vincere alle slot machine dei casinò di Las Vegas all'acquisto dei boeri, in pratica riescono a mantenere il loro vizio comprando si è no sette boeri ogni due giorni, gli altri li vincono di riflesso.

sabato 14 settembre 2013

I quadri più belli

Da un’indagine finanziata da uno dei colossi delle telecomunicazioni è emerso che i quadri contemporanei più belli sono stati dipinti mentre l’autore era al telefono con la morosa.

venerdì 13 settembre 2013

Attraverso il vetro

Alle 4.50 di stamattina mi arriva un messaggio del mio capo che mi comunica la nascita poco meno di un 'ora prima del suo secondogenito specificandone peso e lunghezza. Bimbo e mamma stanno bene. Leggo il messaggio poi mi rimetto a letto, penso a quando 13 anni fa è nato il primogenito, l'entusiasmo che avevo per l'attesa e per tutto quello che è venuto. Per questo invece niente. Sì, quando me l'ha detto che era in arrivo sono stato contento però la notizia di questa nuova nascita mi lascia pressoché indifferente. Sarà che le cose sono cambiate anche tra me e il mio capo, una volta si era più in confidenza, ci si frequentava di più anche al di fuori dal lavoro, forse poi è stata proprio la nascita del primogenito con tutto quello che ne è derivato a farci allontanare un po'. Comunque la morosa non ce l'avevo allora come non ce l'ho adesso. Ecco, faccio in tempo a fare quest'ultimo ragionamento, a pensare che se avessi avuto trovato la morosa forse sarei riuscito a frequentarli di più come coppia, ma è un pensiero confuso delle 5 del mattino, poi mi rendo conto che sarebbe buona cosa rispondere al messaggio. Cose smielate suonerebbero orrendamente finte e di circostanza così gli scrivo secco "carnagione?" per via che in ufficio lo si scherzava sulla possibilità che non fosse lui il vero padre e che una carnagione troppo scura ne sarebbe stata un segno inequivocabile. Risposta: "blu/viola". Cos'è, un avatar? Avrei voluto rispondergli ma non avrebbe capito, così me ne sono tornato a letto, ho rimuginato ancora un po', poi mi sono ricordato che dovevo avvertire una collega. Mi sono alzato e ho fatto anche quello. A quel punto mancava un'ora e mezza alla sveglia, ma con tutti quei pensieri di dormire non se ne parlava neanche, così ho messo le cuffie del lettore mp3 e ho aspettato che venisse l'ora di alzarsi.

In ditta c'è l'usanza di annunciare la nascita di un figlio mettendo un cartello sulla porta dell'ufficio, io non l'ho fatto. Quando nacque il primogenito ne feci uno che a me sembrava carino, sobrio ma carino: scritta nera "E' nato Marco" su sfondo azzurro. Poco dopo è arrivata una collega che l'ha tolto e ne ha messo uno fatto da lei sostenendo che il mio sembrava troppo una lapide. Così oggi ho aspettato che qualche collega saccente si prendesse la briga di farlo, ovviamente io l'ho criticata velatamente dato che è assurdo mettere la foto di un bambino presa da internet e che inevitabilmente qualcuno penserà che è la vera foto del nuovo nato mentre invece... Io comunque ho fatto l'origami di un fiocco riciclando una bustona sul cui rovescio c'era una fantasia azzurra, fatto un paio tentativi bruttini ma il terzo era perfetto e l'ho incollato sulla porta sotto l'annuncio. Già al ritorno dalla pausa pranzo alcune colleghe erano cadute nell'equivoco della foto ritenendo che non assomigliasse al padre (e ti credo), noi per chiarire abbiamo scritto "FAC-SIMILE" sulla fronte del neonato fotografato, giusto per chiarire che si trattava solo di un esemplare preso in rappresentanza del nuovo nato. Tutte le colleghe mi hanno fatto i complimenti per il bel fiocco.

Poi stasera sono andato a vedere il bambino, salutato la madre e aspettato un po' mentre amici e parentame facevano complimenti e congratulazioni, dispiacendomi di non provare la stessa gioia che avevo provato 13 anni prima, guardandolo attraverso il vetro e chiedendomi perché non riuscivo a sentire niente. Poi però io e il padre (il mio capo) ci siamo seduti in disparte, lui mi ha raccontato un po' com'era andato il travaglio, di quando poi è nato e tutto il resto, e lì senza darlo a vedere mi son commosso.

Una volta salutato tutti mi son fermato di nuovo a guardarlo, quel piccolo miracolo, attraverso il vetro.

giovedì 12 settembre 2013

Yoghi

Nella diatriba sull'orso Yoghi io sto sempre dalla parte di quelli che sostengono che non ha mai avuto la morosa.

martedì 10 settembre 2013

Rivalutando Don Matteo

Fino alla settimana scorsa, a pranzo, guardavo Don Matteo (serie TV che danno sulla RAI).
Tutti gli episodi si svolgono più o meno così: 

  • qualcuno viene assassinato
  • Don Matteo è lì nei pressi per cui si interessa al caso
  • i carabinieri arrestano subito un povero disgraziato che ha avuto la sfortuna di minacciare di morte la vittima giusto il giorno prima
  • si scopre che l’assassino è un altro grazie all’intervento di Don Matteo che l’ha convinto a confessare
  •  battuta finale e fermo immagine del faccione sorridente di don Matteo.
Per me sarebbe molto bello se nell'ultimissimo episodio della serie si scoprisse che il vero colpevole è sempre stato lui (Don Matteo), che si divertiva a commettere omicidi per poi far ricadere la colpa su individui plagiabili ed esterni alla cerchia dei principali sospettati per poi prendersi il merito della risoluzione del caso.

Battuta finale: “questa non ve l’aspettavate, eh? Praticamente Dexter mi fa una pippa.”
Fermo immagine del suo faccione sorridente.

sabato 7 settembre 2013

Evoluzione - L'airone

Fino a 16 anni fa dalle nostre parti aironi non se n'erano mai visti. Adesso c'è pieno.
L'airone delle nostre zone si è già evoluto: si fa trovare moribondo in mezzo alla strada, tu scendi per soccorrerlo e a quel punto un suo complice ti arriva alle spalle e ti dà una botta in testa. Quando ti svegli ti accorgi che ti hanno rapinato.
A un mio amico è già successo.

giovedì 5 settembre 2013

Ultime volontà

Considerando che la cremazione produce inquinamento atmosferico ho deciso di cambiare le mie ultime volontà: voglio essere messo direttamente nel bidoncino dell’umido.
L’operatore ecologico va avvisato prima se no prende paura.

martedì 3 settembre 2013

Fascite plantare alè!

Da un po' di giorni ero preoccupato, già da prima delle ferie, ma durante le ferie ho finto di non sentirlo quel fastidioso dolore a entrambe le piante dei piedi. Ho pensato: "è ernia del disco, e non ho neanche la morosa che mi possa stare vicino nelle fasi pre- e post-operatoria, che l'unico modo per debellare l'ernia è tagliare". Il dolore era nuovo, appena sceso dal letto si presentava già ai primi passi, dopo un po' passava, magari stavo seduto un po' e quando mi rialzavo e facevo due passi si ripresentava, voglio dire, dopo un po' che camminavo però passava.
Domenica mattina sono andato comunque a correre, 3 km, pochi, ma sono fuori allenamento, sono vecchio, peso 10 chili di troppo e poi mi fa male un po' il lato del ginocchio. Il giorno dopo avevo male, ho notato anche un dolorino dietro la coscia: "ahi, nervo sciatico, e neanche uno straccio di ragazza che possa venire a farmi le punture di antidolorifico quando sarò bloccato a letto". Ho pensato all'ernia perché traumi ai piedi non ne ho avuti e grande attività fisica non ne ho fatta di recente. Ho sempre avuto problemi di schiena (ho la scoliosi da quando avevo 7 anni e ho subito anche un trauma durante un incidente stradale), inoltre molti che fanno un lavoro impiegatizio sono finiti per farsi operare, uno di questi è il mio capo, lui è rimasto bloccato a letto con un dolore indicibile alla gamba. A tutto ciò va aggiunta anche la coscienza sporca per aver passato nell'ultimo periodo una grande quantità di ore svaccato malamente sul sofà a guardare serie TV, esponendomi al rischio di una divanite acuta (la divanite acuta sopraggiunge quando, oltrepassata la fase in cui il divano prende la forma del tuo corpo, è il tuo corpo a prendere la forma del divano). Nonostante queste preoccupazioni, oggi sono andato a nuotare per un'ora nella pausa pranzo. Dimenticavo di dire che ieri ho preso un antinfiammatorio per via orale dato che piccole fitte cominciavano ad arrivare come pugnalate sotto i piedi. Mi sta per scadere l'abbonamento ad ingressi della piscina e mi dispiaceva buttare via gli ingressi che mi rimangono e poi mi son detto "magari mi sciolgo un pochino", al limite rimango bloccato subito e accorcio il tempo che mi separa dal bisturi del neurochirurgo.
Qualche fitta ce l'ho avuta anche lì ma sono riuscito comunque a stabilire il record di doccia più asciugatura e lavaggio costume in sette minuti netti, avevo troppa fretta per pensare al dolore, infatti solo una volta timbrato sul filo del rasoio a un minuto dall'inizio, ho ripeso a pensarci. Al che ho deciso di rivolgermi al mio capo che essendo stato calciatore e allenatore di calcio, di traumi ne ha subiti e visti, e poi di queste cose è appassionato, quindi è un esperto.
Io:"vedi, a me fa male proprio qui" (indicando la pianta del piede).
Capo:"al centro?"
Io:"io, sì, un po' verso il tallone, e poi mi sento anche un dolorino alla coscia e qui dietro il polpaccio, mi che è ernia"
Capo:"ma ti fanno male tutte e due i piedi"
Io:"sì"
Capo:"allora è difficile che sia ernia" e poi rivolto a un nostro collega "prova a guardarmi 'fascite posturale' su internet."
Il collega: "vi giro tutto via mail"
Leggiamo attentamente tutte le informazioni che si sono state passate, i sintomi son quelli, anche il dolore dietro al polpaccio e al lato del ginocchio. Cura: ghiaccio e stretching, evitare allenamenti fino a guarigione.
Ho tirato un sospiro sollievo. 

martedì 27 agosto 2013

Ferie estive addio

Ultimo giorno di ferie, da domani si ricomincia a usare i pantaloni lunghi. Addio birre scure bevute a pranzo e sonnellini pomeridiani.
Sì, un po' mi dispiace e mi sale già un po' di ansia, anche se devo ammettere che ho contato i giorni, sperando che passassero veloci queste ferie, dato che quando non sono impegnato col lavoro mi riduco sempre a collezionare una serie di nuovi grattacapi che mi urtano i nervi e a cui non trovo soluzione, paranoie angoscianti che fra qualche tempo un po' mi verrà da riderne e un po' mi salirà la paura che si ripresentino.
Come al solito però mi sale il dubbio di non essermele godute, sarei dovuto andare più spesso al lago o in altri bei posti, avrei potuto mangiare più gelati, correre di più, passeggiare, andare in bici (che quest'anno proprio è rimasta appesa al muro), fare tutte le cose insomma che mi ero prefissato di fare prima che queste benedette ferie cominciassero e che poi per pigrizia e mancanza assoluta di entusiasmo non ho fatto.

Aspirapolvere

Stamattina uscendo per andare a prendere il giornale noto un'auto parcheggiata sulla strada di fianco a casa mia, passandoci accanto vedo che in auto c'è una ragazza che mi guarda con l'espressione un po' sconvolta. Trovandosi in un punto della strada lontano da cancelli d'ingresso desumo che non stia aspettando che esca qualcuno dei miei vicini, e in più per me ha appena smesso di piangere, mi dico: questa qua è appena stata lasciata dal moroso e si è fermata in una via a caso per piangere, sfogarsi e riprendersi un po', anzi no, il suo moroso la picchia (quel bastardo!) e lei non sa più che fare. Vediamo, se quando torno a casa è ancora lì magari le chiedo se ha bisogno. Quando torno è ancora lì. Mi dico: prima di fare figuracce chiediamo a mamma se la conosce che magari è solo una vicina che si fa gli affari suoi.
Appena entro mia mamma mi anticipa: Angelo, se suonano non aprire o di' che non ci sono, ho preso appuntamento alle 9 con una rappresentante di aspirapolvere, ma le avevo già anticipato che forse non c'ero, ho avuto mal di schiena tutta notte e non ce la faccio a riceverla.
Mi arrabbio un po': perché cacchio ha preso appuntamento per poi far dire che non è in casa? (Solo più tardi realizzerò che probabilmente la rappresentante è stata talmente insistente che lei alla fine ha ceduto). Comunque capisco che la ragazza che ho visto fuori in auto deve essere la rappresentante, infatti tempo due minuti e suonano alla porta, sono le 9 in punto.
Vado ad aprire, mi ha visto entrare, far finta di non essere in casa oltre che vigliacco sarebbe anche patetico. Apro, è lei, mora, sui vent'anni, è pure carina.
E mo' che mi invento.
Lei: buongiorno, avevo un appuntamento con la signora...
Io: ehm, non c'è! E' all'ospedale! (che è brutto da dire ma dovevo inventarmi qualcosa che giustificasse il fatto di non sapere quando sarebbe rientrata).
Lei fa uno sguardo basito e perplesso (tipo quello di Arnold che dice "che cavolo stai dicendo Willis?!" nel celebre telefilm).
Io: ...per una visita, niente di grave.
Lei: ma aveva detto alle 9, io avevo anche già avvertito in ditta.
Io: eh, non so... a me non ha detto niente. Mi dispiace.
In realtà mi dispiace veramente, mi metto nei suoi panni, quelli di una giovane che magari per raggranellare qualche soldo per pagarsi l'università si riduce a fare questi lavori meschini in cui ti devi sbattere tanto e poi ti pagano una miseria e devi anche imparare a imbrogliare la gente pur di vendere il prodotto.
Allora le dico: mi dia il suo numero che quando torna magari la faccio chiamare.
Me lo dà.
Aggiorno mia madre nel caso si rifaccia viva e vado in piscina.
.
Solo più tardi ho realizzato che sono riuscito a farmi dare il numero da una bella ragazza, che per l'impegno che ci ho messo quest'estate a cercare la morosa mi sembra anche un'ottimo risultato. Tempo fa dicevo: basta, io ho già fatto abbastanza, adesso devono essere loro a venirmi a suonare alla porta.

P.S.: comunque si è ripresentata a mezzogiorno (io non c'ero) e mia mamma ha ripreso appuntamento per domani alle 10.

mercoledì 21 agosto 2013

21 agosto 1977

All'ingresso della piscina striscio la tessera per passare dal tornello. Lo sapevo, come previsto la macchina si è accorta e sul piccolo display appare la scritta "buoncompleanno". Mi dico "meno male, una cosa sobria, nessuno capirà" e invece dal piccolo altoparlante, dopo la classica voce pre-registrata che dice "OK" annunciando la lucina verde e la possibilità di accedere, mi coglie impreparato il successivo  "BUOOOOON COMPLEANNO!!!".
Mi imbarazzo, due signore nella zona "cambio scarpe" un po' interdette dicono "ah, buon compleanno, happy bithday" e io "ehm, grazie!". Loro non lo sanno che a questo punto la morosa non la trovo più.

martedì 13 agosto 2013

Yoda



L'operatore ecologico che passa a raccogliere la carta, davanti a un origami così brutto piazzato in cima al bidoncino, capisce subito che è opera di uno che non ha la morosa e si trova a dover scegliere tra far finta di niente e andare avanti o chiedere un mese d'aspettativa per riflettere sull'accaduto.

P.S.: giusto per chiarire, l'origami l'ho fatto io ma non sono un fan di STAR WARS.

lunedì 12 agosto 2013

Matrimonio (parte II)

...bellissimo anche il matrimonio in cui un parente (di solito lo zio anziano che non ha mai trovato la morosa), in preda all'euforia e ai fumi dell'alcool, si spoglia nudo e improvvisa una danza della fertilità sulle tavole imbandite collassando infine sulla torta nuziale.

I bambini che assistono, non sapendo come elaborare tale scena, interiorizzeranno sub-consciamente il trauma e non combineranno mai nulla di buono nella vita.

domenica 11 agosto 2013

E perdo te

E perdo te, inesorabilmente, ogni volta, senza neanche farci l’abitudine. Mentre mi strazio a raccogliere le briciole del mio tempo sprecato, mentre cerco riparo dai rimpianti e dai “perché? perché? perché?”, mentre penso che non c’è soluzione e torno a prendere confidenza col sapore amaro della parola “mai”. E’ solo vita che scappa via. La TV trasmette in seconda serata le repliche dei miei film mentali, non li guarderà nessuno, nemmeno io, e vado a letto presto. Dopotutto sono solo il piccione che si credeva una fenice, nessuna rinascita dalle proprie ceneri, solo un abbiocco da cui destarsi per scoprirsi ancora solo. E mi dico “fa niente” quando invece dovrei dire “fa male”.

domenica 4 agosto 2013

Caldo

Avete presente quando nei film c'è una casa in fiamme, una donna fuori disperata che grida perché il figlio è rimasto imprigionato dentro e arriva l'eroe di turno che si mette una coperta bagnata sulle spalle ed entra per salvarlo. Ecco, oggi per uscire di casa c'era da organizzarsi così. Se chiudevi gli occhi ti sembrava di sentire il crepitio di un camino acceso, quel bel crepitio che ti sembrava proprio di esserci dentro al camino acceso.

P.S.: mi sono offeso perché nessuno ha commentato il video con i miei origami.

Le donne dei siti d'incontri

Le foto delle donne dei siti d'incontri mediamente sono di qualche anno fa. Loro sembrano più alte e slanciate di quanto non si capisca....