Bolle d'aria che risalgono in superficie, sogni che muoiono boccheggiando un dito oltre il sopra. Fare il doppio della fatica per ottenere un risultato a metà. Accontentarsi delle briciole quando è tardi e di briciole non ce ne sono più. Redigere un rapporto completo di tutte le sconfitte per ritrovarsi in lavanderia, in piedi tra i panni stesi, a piangere per una domanda che era meglio non farsi. E' solo ossigeno quello che butti via, solo vita. Occhi finalmente aperti, ma stanchi e già pronti a richiudersi. Ponti pericolanti. Non sarò una bomba, ma posso esserne la spoletta.
(giovedì, 07 maggio 2009 19:49)
conoscere questo tuo lato intimo (e sapere che una volta ti impegnavi davvero per trovare la morosa) un po' mi spaventa
RispondiEliminaSì, in effetti la cosa spaventa anche me.
EliminaNel 2009 non avevi ancora il blog, dove scrivevi?
RispondiEliminaAvevo il blog su un'altra piattaforma (iobloggo) poi l'ho chiuso perché han cominciato a infilarci le inserzioni pubblicitarie, quindi ne ho riaperto uno qui (avendo cura di salvare sub un foglio di testo tutti i post del vecchio blog). E comunque prima di quello ne ho avuti anche altri.
EliminaCavoli, complimenti!
RispondiEliminaPer la costanza?
EliminaSi ma anche per la qualità della scrittura
RispondiEliminaGrazie, considera che però quelli del blog vecchio non erano tutti così.
EliminaIl titolo è geniale
RispondiEliminaBah, non mi sembra tanto geniale.
EliminaSi infatti ma al momento non mi veniva l'aggettivo giusto
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