Dormo e non piglio pesci, neanche da sveglio me la cavo granché. Un paio di ragazze che tornano a sorridermi. Conosco il trucco, nessun ragno da cavare dal buco, miraggi che mi distraggono da qualcosa che sta sfuggendo via, mentre sto ad illudermi e ad innamorarmi, perché ne ho bisogno. Guardo quello che il prestigiatore vuole farmi guardare e nuoto nel mal di stomaco e nella solitudine. Tiro somme, lancio sottrazioni, getto divisioni, catapulto moltipliche. Mi accontento, tento, ma non son contento, avessi almeno qualcosa di cui accontentarmi a tentarmi quando rimango senza armi, senza marmi, senza amarmi.
(sabato, 11 aprile 2009 20:52)
....il nobel per la letteratura pare sia latitante, se ti leggessero in svezia..... :D
RispondiEliminaIo non ho ancora capito, ma il Nobel te lo danno anche contro la tua volontà o hanno una lista di potenziali vincitori su cui ripiegare nel caso non venga accettato?
EliminaDi tutto di più, bello zibaldone.
RispondiEliminaGrazie. :)
Eliminala solitudine non è brutta
RispondiEliminaNo, di più.
EliminaGuarda, perchè per pigliare i pesci non vai da sveglio in pescheria?E tra tante operazioni, perché non tenti con la radice quadrata?
RispondiEliminaTanto per sorridere, eh!
;-)
In pescheria ho paura di essere preso a pesci in faccia. La radice quadrata invece non so farla, quando l'hanno spiegata io ero a casa col morbillo.
EliminaVai in pescheria con il casco integrale, acchiappa i pesci e portateli a casa per cucinarli.
RispondiEliminaQuanto alla radice quadrata...prova con le equazioni, mica avrai fatto tutte le malattie esantematiche nei giorni di matematica!
Cosa sono le equazioni? Purtroppo era il compagno di banco della più bella della scuola per cui non riuscivo a stare attento in classe.
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