di Gustavo Cervezas
Ybiscus Libri
Dopo il best-seller “La furia del somaro andino” ecco un altro capolavoro di Gustavo Cervezas, un nuovo avvincente ed entusiasmante romanzo che si fa metafora della frenesia tipica della vita dell’uomo moderno: i fast-food, il telepass, i 220 km orari sparati sulla provinciale perché si fa tardi al lavoro, il supplemento per saltare la fila a Gardaland, la connessione veloce che non scarica veloce come vorremmo i film piratati, lo stare in fila dalle 3 del mattino per acquistare per primi l’ultimo modello di smartphone, lo sgommare al semaforo appena scatta il verde per non farsi strombazzare da quello dietro, la fretta di trovare la morosa già a 5 anni perché se no non sei nessuno. Il libro narra le vicende di un uomo anziano alla disperata ricerca di un antico manufatto cimelio di famiglia, quel felino fermaporta che diventerà simbolo di una tranquillità perduta, simulacro della lentezza e del prendersela comoda.
L’autore ci ha messo 20 anni solo per scrivere il primo paragrafo, il resto tutto in cinque giorni, perché va bene prendersela comoda, ma a un certo punto l’editore si è un po’ stufato ed è andato a casa sua a minacciarlo con la pistola.
io ti stimo
RispondiEliminagrazie, ma fallo con moderazione.
Eliminaecco perche' preferisco non avere un editore. mi avrebbe gia' sparato per la disperazione.
RispondiEliminadevi scegliertene uno quantomeno senza il porto d'armi.
Eliminano, tutto sommato e' meglio una morte rapida a un'atroce agonia.
EliminaMa sì, meglio così, anche perché se avessi finito il libro lui avrebbe preteso correzioni del tipo sostituire la parola "ora" con "orario" nella frase "è ora che tu ti rifaccia una vita" e a quel punto gli avresti sparato tu con la pistola, che lui avrebbe corretto in rivoltella.
Eliminagia', e idealmente avrei cambiato "preferisco" in "e' meglio" senza dimenticare di sostituire "A un'atroce" con "DI un'atroce".
Eliminatutto cio', ovviamente, in quell'universo parallelo in cui i primi commenti non spariscono mai nel nulla.
e confermo che il primo commento dopo essermi loggato e' sparito. per fortuna era corto.
RispondiEliminaquesta cosa dei commenti mi manda al manicomio.
EliminaL'ho comprato ma non ll'ho ancora letto. Chissà perché in libreria quando l'ho chiesto mi hanno guardato in maniera strana quasi stupefatta.
RispondiEliminaL'ho comprato ma non ll'ho ancora letto. Chissà perché in libreria quando l'ho chiesto mi hanno guardato in maniera strana quasi stupefatta.
RispondiEliminaL'ho comprato ma non ll'ho ancora letto. Chissà perché in libreria quando l'ho chiesto mi hanno guardato in maniera strana quasi stupefatta.
RispondiEliminaTi hanno guardato strano perché il libro non esiste in formato cartaceo, per cui è probabile che per non scontentarti te ne abbiano dato un altro con la copertina di "gatto di marmo dove sei?" stampata e aggiunta sul momento. Oppure hanno fatto uscire la versione cartacea senza avvertire prima.
RispondiEliminaforse abbiamo capito cosa succede ai commenti
RispondiEliminaforse abbiamo capito cosa succede ai commenti
RispondiEliminaforse abbiamo capito cosa succede ai commenti
RispondiEliminaCosa succede?
Eliminanon vedi che ogni tanto convergono anche qui commenti da altri universi?
EliminaNo. Ho solo notato che vengono triplicati. Ma forse tu vedi qualcosa di diverso.
EliminaAdesso anche i miei commenti cominciano a sparire.
appunto, il tuo commento e' finito in un universo parallelo insieme al suo duplicato.
Eliminacome dicono nei film di fantascienza, ci dev'essere un problema di fase.
o e' la fase, o la frequenza. fai tu.
Elimina