Quando so che alle scuole elementari o medie ci sono i colloqui con i genitori mi piace presentarmi e farmi passare per il padre di uno degli alunni.
Arrivo in anticipo, con barba finta, occhiali spessi, frac.
Di solito il docente, credendosi furbo, appena mi vede dice: "mi lasci indovinare, lei dev'essere il padre di Teresina Casperi".
Risposta: "indovinato!".
Se invece chiede "lei è il padre di...?" allora sfrutto il trucco di dire un cognome a caso con una mano davanti alla bocca mentre tossisco, ad es.: "lei è il padre di..." e io "coff coff sbagnugnINI coff". La prof. "come scusi?" e io"coff bigsdaufANI hehm hehm".
"Ah, il padre di Birignani Mirko, piacere!".
L'importante è far terminare il cognome in ANI o INI, in lombardia almeno un alunno per classe deve avere un cognome con tali desinenze (regio decreto n.775 del 17/06/1930).
Superati i convenevoli mi elencano i voti e mi spiegano l'andamento scolastico generale dell'alunno. Se è buono dico che fortunatamente ha preso tutto dal papà e non da quell'asinaccia di sua madre. Se va male prometto che lo prenderò a scudisciate.
La sera poi in poltrona mi beo, tronfio e orgoglioso, dei bei voti e delle altre belle cose che mi hanno raccontato a scuola riguardo ai miei figli.
Verso mezzanotte mi tolgo la barba e in lacrime rimpiango di non averne.
E di non aver mai avuto neanche la morosa.
hai mai pensato di offrire il tuo servizio di "genitore monouso per colloquio prof" ad alunni, diciamo, con una media un po' sottotraccia. ;)
RispondiEliminaSì, avevo pensato anche di offrirmi ai genitori come sostituto, qualora fossero troppo impegnati o non avessero alcuna voglia di andarci (il 99% dei genitori con figli somari). :)
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