Nel 2005 rapinavo le banche.
In realtà ero assunto presso una catena di istituti di credito che mi pagava per fare rapine durante l'orario
di punta, in modo da dissuadere la clientela di quella fascia oraria e snellire di conseguenza le lunghissime file.
In quel periodo pesavo su 140 chili, mi presentavo in banca con una camicia di due taglie di meno e i bottoni ben in tiro sopra l'addominale. Brandendo un panino con la porchetta minacciavo di farmi esplodere.
Per aumentare il panico, al termine della rapina, sparavo a una sportellista. Tutto per finta, la clientela comunque ci credeva, perché la sportellista
veniva trasferita in altra filiale (lei aveva chiesto il trasferimento per cui si era tutti d'accordo) e lì non la si vedeva più.
La cosa non funzionò perché i clienti spaventati mandavano comunque qualcuno al posto loro, di solito il genero o
qualche altro parente scomodo, per cui le file si formavano come prima.
Per questo lavoro mi hanno sempre pagato in banconote di piccolo taglio.
Ahahahah mica scemi i clienti!!! Chissà quante suocere in fila!! ahahahah
RispondiEliminaAlcuni invece ci prendono gusto e passano le giornate avanti e indietro dalla posta per farsi rapinare la pensione.
EliminaSe torni ad occuparti di servizio crediti chiedi se hanno bisogno di una complice, mi nascondo bene e mantengo i segreti.
RispondiElimina:D
Potrebbero metterti all'ingresso, a seconda dell'affluenza blocchi i clienti con un "scusi, oggi è tutto esaurito" oppure "deve fare un prelievo? Mi dispiace abbiamo finito i contanti".
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