L'estate sta finendo e un anno se ne va cantavano i Righeira molti anni or sono (1985). Io sono uno di quelli che sostengono che il vero capodanno cada (più o meno) il primo di settembre. Si ricomincia a lavorare, ad andare a scuola, i palinsesti radiofonici e televisivi aprono una nuova stagione, stessa cosa anche per i vari campionati sportivi. Le mie ferie estive, quelle due settimane e mezzo che prima di cominciare sembravano infinitamente lunghe sono invece volate e stanno già giungendo al termine. Sono stati giorni in cui il sole qui in pianura non ci ha dato tregua, e in questo momento, guarda caso, ha appena iniziato a piovere. Tutto sommato non è andata male, ho passato estati peggiori. Tornare in ufficio non mi entusiasma un granché, più che altro perché in quest'ultimo periodo ho preso altre abitudini, altri ritmi; ma non credo sarà un grosso problema il ritorno. Ciò che mi è mancato di più in quest'estate è stato il contatto umano, ma anche la pizza e il gelato che per via dei miei disturbi gastrici non ho potuto mangiare, e la birra che per le stesse ragioni non ho potuto bere, e anche correre dato che dopo 15 minuti mi veniva la nausea. Credevo mi sarei abbronzato di più, ma quest'anno il sole mi ha dato più fastidio del solito. E quindi... niente.
venerdì 26 agosto 2011
martedì 23 agosto 2011
L'ANIMA DEL COMMERCIO
Il proprietario del cinema multi-sala è entrato nel tunnel dell’usura, per raccattare qualche soldo ormai infila pubblicità ovunque, anche nei popcorn. Ultimamente ha ri-doppiato Captain America pronunciando Capitan Findus al posto del nome del super-eroe, e filetto di merluzzo e bastoncini di pesce invece di raggi vita e siero del supersoldato. In realtà la Findus non paga nulla di contributi promozionali, ma è lui che si piazza davanti all’uscita del cinema e vende i bastoncini surgelati al doppio del prezzo di mercato. Grazie anche a diversi messaggi subliminali la gente non sa resistere e torna a casa con il baule pieno.
domenica 21 agosto 2011
martedì 16 agosto 2011
TROPPE DOMANDE
Sempre per disperazione, ma forse stavolta più per curiosità, mi sono iscritto ad uno di quei siti per single che promettono di farti trovare l'anima gemella. Ho scoperto che iscriversi è gratis, e dopo un lungo, veramente lungo, questionario mi sono state proposte una lista di persone da contattare. Ho potuto scegliere tra scrivere un messaggio o iniziare ponendo loro 5 domande scelte da un elenco, io ho scelto le seguenti:
1.La mattina suona la sveglia e tu...
2.Cosa ti fa ridere di più?
3.Devi organizzare un incontro. Cosa proponi?
4.Ti trasferiresti in un'altra città per seguire l'amore?
5.Quale film preferiresti guardare in coppia e perché?
Le ho mandate prima a tre ragazze il cui profilo mi interessava, e dopo un po' di esitazione a tutte, così, un po' a tappetto, per aver almeno più possibilità di essere contattato. Per il momento niente, ho solo notato che per visualizzare la foto delle persone che mi interessano dovrei abbonarmi, e anche per vedere i profili di chi nel frattempo si è interessato al mio profilo. Temo che ci sarà da pagare anche per leggere eventuali risposte, in tal caso mi sa che mi cancellerò, ma non prima di aver mandato questionari e scritto messaggi surreali a chiunque.
Ecco le risposte che darei io alle domande del mio questionario:
1.La mattina suona la sveglia e tu... -Risposta: mi sveglio e la spengo, alla peggio sono già sveglio e avendole preventivamente tolto le batterie simulo io il bip-bip.
2.Cosa ti fa ridere di più? -Risposta: non rispondo, la domanda è troppo personale
3.Devi organizzare un incontro. Cosa proponi? -Risposta: non mi intendo di boxe, comunque credo che il Madison Square Garden possa andare bene.
4.Ti trasferiresti in un'altra città per seguire l'amore? -Risposta: no, ma seguirei l'amore per trasferirmi in un'altra città
5.Quale film preferiresti guardare in coppia e perché? -Risposta: che curiosa, basta, fai troppe domande!!!
venerdì 12 agosto 2011
HO TROVATO LA RISPOSTA
"E la tua vita, Angelo, a cosa la paragoneresti in questo momento?", qualche giorno fa una persona me lo ha chiesto, e così su due piedi non sono riuscito a trovare la risposta che poteva meglio calzare, così ho improvvisato: "se fosse una parte di un libro sarebbe quel paragrafo stucchevole alla fine della prima pagina che ti fa chiudere di botto il libro per non riaprirlo più e semmai regalarlo a qualche amica sperando che se lo perda o si dimentichi di restituirlo. Se fosse un frutto sarebbe un kiwi e più propriamente la parte centrale con tutti i suoi fastidiosissimi semini del cavolo. Se fosse un mezzo di trasporto sarebbe quel trabiccolo per anziani di cui si vede talvolta la pubblicità sulle reti private, quella cosa a metà via tra un motorino elettrico e una carrozzella, che quando la persona anziana se lo vede recapitare a casa, regalo dei figli o dei nipoti, capisce subito che i prossimi passi che gli rimangono sono l'ospizio e la bara. Se fosse una canzone sarebbe "La bella Gigogin" ma cantata al contrario da una muta di cani di razza labrador".
Ora la risposta che meglio si addice l'ho trovata: la mia vita in questo momento è come quei problemi di matematica o geometria impossibili da risolvere perché, per un errore di stampa o per dimenticanza dell'autore, manca un'indicazione indispensabile alla loro risoluzione. Quelli che anche il professore che te li ha assegnati sgomento si deve rassegnare a constatare che non c'è niente da fare: il quadrato costruito sull'ipotenusa non si può calcolare perché è abusivo, occorre attendere almeno il condono dei cateti.
martedì 26 luglio 2011
- LET'S DANCE! -NO, THANKS
A ballare mi vergogno, è più forte di me, ho evitato attentamente le discoteche fin da ragazzino. Magari da solo, in particolari momenti di euforia sì, ma in pubblico mai, mi imbarazza tanto che mi vengono i brividi, mi si rizzano i peli sulla schiena PFFFFFF [verso del gatto innervosito].
Guardo gli altri e mi chiedo: ma come fanno?
E poi il tragico è che nei posti con la musica alta, che magari mi piace pure, mi sento a disagio anche a star fermo, tutti gli altri rilassati che se la godono e io che mi irrigidisco mentre sforzandomi almeno di sorridere mi chiedo quanto ancora dovrà durare quella tortura.
E quindi non mi diverte, ma un giorno non molto lontano potrei sorprendervi e scendere in pista sgambettando alla Fred Astaire, eseguire un moonwalk di un quarto d'ora secco e terminare con una spaccata alla Heather Parisi.
martedì 19 luglio 2011
LIBRI
Libri: come sbarazzarsene. Lo so non è bello metterla così, ma il problema è che ingombrano. Per uno come me che legge libri poco impegnativi, principalmente romanzi, è inevitabile giungere al momento in cui si chiede: sentirò mai l’urgenza di leggerli una seconda volta?
Per alcuni la risposta è “sì”, alcuni addirittura li ho riletti diverse volte. Sui trecento circa che possiedo so che ne rileggerei volentieri almeno 5, poi ci sono i vari manuali, dizionari, rimari, grammatiche di italiano, che spesso mi torna utile consultare. Occhio e croce se ne salvano in tutto poco più di 30. E degli altri che ne faccio?
Anni addietro avevo stilato una bella lista da proporre “aggratis” ai vari colleghi, pochissimi ne approfittarono, tra questi la collega che si era iscritta in tarda età all’università e si sentiva in dovere di circondarsi di libri, i miei 52 classici del ‘900 numerati (a suo tempo acquistati settimanalmente da me insieme ad un quotidiano) fanno ora bella mostra di loro sulla sua libreria in perfetto ordine cromatico.

sabato 16 luglio 2011
CHAT
Mi iscrivo ad una chat per single, un po' per curiosità e un po' per disperazione, contatto la prima ragazza, 29enne di Milano. Ciao... ciao... come ti chiami ecc...
Mi dice che è single e che ama le persone allegre, cerca emozioni forti. E' un po' scocciata perché io vivo in lombardia e lei vorrebbe contattare persone di fuori, comunque mi chiede qualora ci incontrassimo cosa farei per stupirla.
Sto per rispondere: "OK. Emozioni forti, emozioni forti: ti chiedo di aspettarmi in stazione centrale, scendo gettandomi dal treno e ti sorprendo!" ma mi blocca una finestra con il messaggio "la tua sessione di prova è terminata" se non mi abbono non posso proseguire, intanto lei incalza con la richiesta "e se volessi contattarti telefonicamente mi daresti il tuo cellulare?"
Va, beh, ho troncato e mi sono cancellato, mi sa che era una utente fittizia con risposta automatica.
giovedì 14 luglio 2011
WATCH OUT!
La necessità di salvare le vaschette smista-documenti impilate accanto alla mia postazione di lavoro, che puntualmente rischiano lo sfondamento dovuto al barbaro peso degli avambracci di colleghi sempre alla ricerca di pose comode e disinvolte, mi sono inventato un segnale di divieto. Volendo utilizzare un linguaggio che fosse allo stesso tempo internazionale e comprensibile avevo deciso di scrivere l'avvertimento in inglese ma dato che due termini non li sapevo li ho sostituiti inglesizzando le stesse parole prese dal dialetto mantovano: post, da postàr che vuol dire appoggiare, e gombet, da gombétt che vuol dire gomito. Non troppo sicuro dell'efficacia del messaggio scritto ho aggiunto anche un bel disegno.
sabato 9 luglio 2011
COSI' NON VA
Ragazza per cui segretamente nutro interesse, prima che possa palesarti i miei sentimenti tu sparisci, vai in vacanza in Colorado, ti trasferisci a Kuala Lumpur, parti per lo spazio, varchi la soglia di un’altra dimensione. Eri single fino a ieri ma prima di fare la prima mossa vengo accidentalmente a sapere che ti frequenti con uno, che peraltro conosco, e che addirittura c’è una cospirazione di amici e colleghi che collabora affinché tu possa cadere tra le sue braccia. Mi inviti al cinema e vado nel panico, cosa vuoi da me? La mia casa in montagna? Un rene? Che ti mantenga agli studi? Non se ne parla neanche, e comunque non mi freghi, l’ho capito che sono su Candid Camera. Ti invito al cinema, ci vieni con la tua amica brutta, la fai sedere strategicamente tra te e me. Ti sei lasciata col tuo fidanzato storico, ti faccio la corte, scopro che nel frattempo ti sei già messa con uno di vent’anni più vecchio con cui vai subito a convivere. Mi dici che sono speciale e son contento. Mi dici che pensavi fossi solo un amico speciale, al che capisco che essere speciale significa essere solo un povero cretino. Alle medie avevo una cotta per te, quando i nostri sguardi si incrociavano tu mi sorridevi, siamo anche finiti nello stesso gruppo per la ricerca di scienze, senza proferir parola ti guardavo, tu mi guardavi e ridevi, credevo di essere buffo e invece ero proprio il soggetto della ricerca. Alle superiori ti sparai una dichiarazione giusto all’uscita di scuola, perché avevo provato a fartelo capire in altri modi meno diretti ma tu non avevi mai afferrato il concetto, sprizzavi gioia da tutti i pori poi, io svuotato per lo sforzo me ne rallegrai, ma il giorno dopo tutto come prima, come se niente fosse stato detto, io ho provato a prendere il vizio di bere e di fumare ma non ci sono riuscito.
martedì 5 luglio 2011
WIMBLEDON
Dopo un bel rovescio l'atleta lasciò cadere la racchetta e si mise a dar di stomaco: il vomito del tennista.
domenica 19 giugno 2011
AL CINEMA
I GUARDIANI DEL DESTINO – David Norris, in lizza per la carica di senatore degli Stati Uniti incontra una giovane ballerina e passa il resto del film a farle vedere quante porte le si apriranno se gliela darà.
CAPTAIN AMERICA: IL PRIMO VENDICATORE – Dopo essere stato scartato molteplici volte alla visita di leva per via del suo apparato genitale poco sviluppato, Steve Rogers viene avvicinato da un sedicente scienziato che gli promette un miracolo. Grazie al prodigioso siero del super-dotato il ragazzo riesce a sviluppare un enorme membro. Prima che si sparga troppo la notizia, il governo americano, preoccupato che molti giovani rinuncino ad andare in guerra per cercare di procurarsi il siero, gli fa indossare una tutina buffa, lo dota di uno scudo speciale da utilizzare per coprirsi le pudenda e gli affida una missione suicida contro le armate naziste.
PIRATI DEI CARAIBI: OLTRE I CONFINI DEL MARE – Jack Sparrow in pensione e alle prese con i problemi di incontinenza: il pannolone che, come la trama, fa acqua da tutte le parti. La bella Lines, figlia di Barbanera, correrà in suo aiuto.
X-MEN: L’INIZIO – Wolverine alle elementari che fa la punta alle matite con gli artigli, il Professor Xavier e le sue polluzioni notturne, Magneto che vince tutte le partite di subbuteo. Se vi aspettate questo rimarrete delusi.
TRANSFORMERS 3 – Nel 1969 durante l’allunaggio dell’Apollo 11 ci furono dieci minuti in cui venne perso il segnale con la terra, in realtà fu un abile stratagemma della NASA per permettere ai due giovani astronauti di esplorare il lato oscuro della luna dove scoprirono i resti di una gigantesca e supertecnologica astronave aliena, lo sapevano anche i Pink Floyd che scrissero “The Dark Side Of The Moon”, l’unico pirla a non saperlo rimani tu e nel frattempo la tua Fiat Punto si è appena trasformata in un robottone che nel parcheggio del cinema sta combattendo i decepticon per salvare la terra.
L’ULTIMO DEI TEMPLARI – Un crociato del quattordicesimo secolo o giù di lì diserta le crociate e torna a casa abbandonando i suoi colleghi. Ah, ma allora non è l’ultimo dei templari! Ancora una volta il titolo italiano è stato dato da qualcuno che il film manco l’ha visto. Tramite epiche imprese il protagonista cercherà di dimostrare di non essere nemmeno l’ultimo dei pirla.
giovedì 16 giugno 2011
TEDDY
Per lo più la gente mi considera come un orso depilato male: un po' mi tiene a distanza, un po' ride di me, un po' vorrebbe addomesticarmi. Mi lasciano strisce depilatorie davanti all'uscio, io le prendo e le appendo in casa a mo' di carta moschicida. Alcuni mi fanno gli appostamenti per fotografarmi in pose curiose per poi mandare tutto al National Geographic. I soliti due o tre circhi famosi cercano il mio impresario per strappargli un ingaggio, i circhi meno famosi e più malfamati preparano trappole complicate per catturarmi. Vada come deve andare ma il prossimo inverno non vado in letargo e mi faccio crescere i baffi in segno di protesta.
mercoledì 15 giugno 2011
MIAO
Occorrerebbe fare un parallelo tra il mio stato e la randagiaggine dei gatti, nel senso che la randagità del gatto è dovuta per lo più al distacco ed è per lo più irreversibile. Una ragazza del gattile mi spiegò a suo tempo che il gattino abbandonato che vagava nei pressi della mia abitazione andava recuperato da subito e accudito perché, per quanto avrebbe potuto sopravvivere senza troppi sforzi racimolando qualcosa da mangiare dai vari abitanti del quartiere, rischiava ben presto di diventare "selvatico" e inavvicinabile. Il gatto inselvatichito non si lascia accarezzare, anche se forse lo vorrebbe, e una volta catturato, se lo si cerca di accarezzare, lui mostrerà un evidente disagio. Ecco io sono così. Sono vittima della mia randagitudine, non mi sono integrato, e per quanto mi ci sia sforzato non ci sono mai riuscito. Mi sfuggono certi meccanismi: l'altra settimana la mia ragazza mi ha lasciato perché quando suo padre mi ha sfidato a harakiri io ho dato forfait.
martedì 7 giugno 2011
NUDISMO
Uguale al mare. Se c'è il sole questo week-end vado in piscina, hanno aperto quella all'esterno. Se ci si stende sul telo-mare steso laddove l'erba è più rada, e da stesi si osserva il cielo con una parte di ombrellone aperto che copre parzialmente la visuale, con lo sciabordio dell'acqua per via della gente che ci nuota, con i bambini che schiamazzano e il profumo delle creme solari, sembra proprio di essere al mare. Se mi addormento e prendo un colpo di sole va a finire che me ne convinco, torno in albergo, faccio le valigie, pago e prendo subito la via di casa per anticipare il controesodo.
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