Il vero urlo di Munch è inciso su nastro magnetico, c'è lui che grida in casa finché il vicino non minaccia di chiamare i vigili. Siccome a quei tempi ancora non avevano inventato il mangia-cassette, l'artista ha deciso di farne una versione pittorica per il grande pubblico, quella che poi ha avuto il successo che ha avuto.
La versione audio non è mai stata diffusa in quanto era stata acquisita come prova per una disputa condominiale. Dopo la sua morte si voleva pubblicarla ma i familiari non hanno voluto perché si vergognavano troppo. Beyoncé poi è riuscita a garantirsi i diritti per inserirla come base in un suo pezzo, ma la casa discografica si è opposta, il grido era tanto potente che la versione mp3 del brano spaccava in due i più comuni lettori mp3 e si rischiava l'azione legale.
aahah!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaLa notte ovviamente non dormi x pensarle :-)
Intendevo pensare le cose che scrivi come queste :-))
EliminaAvevo capito, e no, non le penso di notte, ma di giorno nel tragitto casa-lavoro lavoro-casa
EliminaChe poi di questi urli ce ne sono ben quattro versioni, con intensità e tonalità diverse, come si s'addice a un vero urlatore.
RispondiEliminaQuesto non lo sapevo.
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