mercoledì 9 dicembre 2020

Le donne dei siti d'incontri




Le foto delle donne dei siti d'incontri mediamente sono di qualche anno fa. Loro sembrano più alte e slanciate di quanto non si capisca. Quando le incontri è inevitabile un minimo di delusione. Cerchi di fartele andar bene, di non essere superficiale e di non pensare solo all'aspetto fisico. Poi non sai, magari anche loro restano un po' deluse dal tuo aspetto. Non è facile capire da poche foto chi ci si troverà davanti. A una cui hai chiesto se le sarebbe piaciuto incontrarti ti ha risposto che sei basso e pelato e che lei non è ancora all'ultima spiaggia. L'hai ricontattata qualche giorno dopo per sentire se aveva trovato una stanga (un uomo alto). Ti ha risposto fatti i cazzi tuoi e ti ha bloccato. Le donne che incontri poi magari hanno già dei figli, e non capisci bene cosa stanno cercando, anche se te lo spiegano a cena, ma tu non afferri. Forse hanno detto un uomo con cui condividere bei momenti. Quel che capisci è che non vogliono costruire con te una nuova famiglia, che quella ce l'hanno già. E tu non le sopporti, ma non per quello, perché continuano a esclamare “patato!” ogni volta che vedono un bimbo piccolo, anche al cinema ad alta voce, che una volta può scappare, ma dopo la seconda è proprio maleducazione. E poi ti dici che in fondo non è nemmeno quello, che la collega di cui eri innamorato l'anno scorso avrebbe potuto dire “patato!” a tutti i bimbi che incontrava e l'avresti sopportato, anzi, l'avresti apprezzato come una caratteristica dolce e particolare.

Le donne dei siti d'incontri a volte abitano lontano, e quando vai per incontrarle ti avvertono a metà strada che non possono e che c'è da rimandare. Tu rispondi ok, che tanto sei appena partito, perché non vuoi far capire che sei partito bello presto per l'ansia di non trovar la strada e fare tardi.
Le donne dei siti d'incontri dicono che hanno l'auto rotta o che devono portare la bambina a scuola, per cui ti fai anche un'ora e mezza o due di strada per farci colazione. Poi ti assillano a chiederti se sai cucinare, se hai mai convissuto, se sei disposto a contribuire finanziariamente all'interno di una convivenza. Dopo una settimana rifiutano un secondo appuntamento dicendo che non possono perché si sono fidanzate. Controlli su facebook ed è proprio così, anche dopo un mese son lì che pubblicano foto con questo qua che non si sa da dove è sbucato.

Le donne dei siti d'incontri, ci ridi, ci scherzi, ci chiacchieri al telefono per mezzora accordandoti per un imminente incontro, per un caffè, e poi ti bloccano subito senza darti spiegazioni.

Le donne dei siti d'incontri sono suscettibili alle battute a doppio senso, anche quelle abbastanza innocenti. Sono così stanche di tutti i maniaci sessuali che dopo un primo scambio di battute si precipitano a informarsi se son disposte a praticare la fellatio.

Le donne dei siti d'incontri talvolta, ma è molto raro, ti mandano una foto del loro seno.

Le donne dei siti d'incontri può capitare che siano dolcissime e al contempo tirino dei cristoni agli automobilisti mentre guidano e parlano al telefono con te. Poi finisci per litigarci perché, dopo che sono state un fine settimana a letto con la febbre, tu hai suggerito che chiamassero il dottore, che col COVID non si scherza, ma loro vogliono andare al lavoro lo stesso, e ti dicono che forse non hai il carattere che loro cercano in un uomo, che sei troppo accondiscendente, che loro cercano qualcuno che gli tenga testa. La settimana seguente su Instagram tutto un pubblicare roba con hashtag “io resto a casa”.

Le donne dei siti d'incontri, quasi tutte, si stanno per disiscrivere, che loro vivono benissimo anche da sole.

Le donne dei siti d'incontri si stupiscono se a 43 anni vivi ancora coi genitori, altre no perché anche loro vivono coi genitori. Ma poi ti bloccano uguale e quando riesci farti dire perché, ti spiegano che preferivano evitare di scriverti, che credevano avessi percepito questa loro decisione. Le donne dei siti d'incontri ti dicono in bocca al lupo per tutto e non si fanno più sentire.

Le donne dei siti d'incontri investono somme ingenti in criptovaluta e ti dicono che non sei ambizioso. 

Le donne dei siti d'incontri, credevi fossero tutte più o meno abbastanza interessate a conoscerti, invece no.

E appena sgarri ti bloccano.

E non le senti più.

mercoledì 18 novembre 2020

Babbo Natale non esiste

Ultimamente c'è la moda degli adulti che fermano i bimbi per strada per dirgli che Babbo Natale non esiste.

Quand'ero piccolo io è venuto direttamente Babbo Natale.

Si è tolto la barba finta e mi ha detto "SVEGLIA, BABBO NATALE NON ESISTE!!!".

Era Bruce Lee. 



domenica 6 settembre 2020

Il bacino

Il collezionista di ossa, per dimostrarle il proprio affetto, strinse a sé la morosa e le diede un bacino.



sabato 5 settembre 2020

Quella volta che chiesi un limone a Limone

Alle 2 di notte del 28 ottobre 2018 il portiere dell'albergo di Limone sul Garda, accomodato sulle poltroncine della hall e mezzo addormentato davanti alla TV col volume molto basso, trasalì. Ero sceso dalla mia camera per chiedere se si poteva avere una limonata. Mi guardò meravigliato, come se avessi chiesto la Luna. Considerando che l'albergo disponeva di un'ampia sala ristorante con tanto di bancone del bar e tutto quanto, mi sembrava una richiesta ragionevole. Sembrò subito chiaro che le sue mansioni erano quelle minime di mero guardiano, per cui non volli pretendere che mi preparasse nulla, ma chiesi se si poteva avere almeno un limone, dato che sicuramente a colazione l'avrebbero reso disponibile per il tè. Ero disposto anche ad accettarne un singolo spicchio da spremere nella bottiglietta d'acqua che avevo in camera.

Avevo disperatamente bisogno delle proprietà astringenti di quel frutto. Non che avessi la dissenteria, ma avevo dovuto ricorrere al gabinetto un po' troppe volte, un po' per l'agitazione dovuta all'imminente corsa che si sarebbe svolta quella mattina, e un po' anche per via del mio solito problema con le camere d'albergo, quando soffro il caldo e regolare la temperatura d'inverno, aprendo e chiudendo la finestra, è un inferno perché si passa dal caldo eccessivo al freddo boia, e alla fine anche il fisico comincia a cedere. Il portiere perplesso mi disse che il massimo che poteva fare era accendere la macchinetta per il tè che c'era nella sala ristorante e permettermi di farmene uno, perché non gli era permesso aprire il bar, altrimenti finiva nei guai. La cosa buffa era che sul bancone erano rimasti, ancora da lavare dalla sera prima, dei bicchieri da cocktail sul cui bordo erano infilate delle fettine di limone. Fui molto tentato di servirmene, ma alla fine mi preparai il tè e ritornai a dormire. 

Alla colazione a buffet delle 8 mi accaparrai tutte le fettine di limone che potei. Spremute nella tazza d'acqua calda che mi ero procurato mi garantirono un buon margine di tenuta per i 30 km che avrei dovuto correre.

La corsa poi andò abbastanza bene, anche se per metà del tempo piovve. A causa delle precipitazioni che c'erano state dal giorno prima il fiume Sarca (immissario del lago di Garda) esondò, lo vidi scorrere impetuoso quando a metà corsa raggiunsi Riva, per questo i partecipanti alla maratona, pochi minuti prima della partenza, erano stati dirottati a correre la corsa di 30 km. I paesaggi che attraversammo in quelle condizioni burroscase mi sembrarono ancor più stupendi. La pecca più grossa fu il punto di ristoro all'arrivo di Malcesine. Non fu affatto bello trovarci solo un po' d'acqua da bere (il té caldo e gli altri generi di conforto li avevano già finiti quelli arrivati prima di noi), da lì poi ci attendeva un'altra bella scarpinata per raggiungere il traghetto che ci avrebbe riportato a Limone.

Solo il giorno dopo realizzai che,quando ero andato a ritirare il pettorale il giorno prima della gara, avevo notato che le piante di limone accanto al municipio erano cariche di frutti, di cui molti erano anche caduti a terra, per cui quella notte avrei potuto uscire dall'albergo che distava qualche centinaio di metri e recuperarne tranquillamente uno per farmi una limonata.





domenica 23 agosto 2020

Lo straziante lamento

Alle 4.30 di ogni mattina vengo svegliato dal lamento straziante e inconsolabile della mia gatta. Il più delle volte risolvo dandole dei croccantini, o una scatoletta di carne, oppure la coccolo un po' e poi si calma. A volte però non si capisce cosa voglia, sarà che si sente sola nella casa silenziosa e buia? No! Credo di aver capito: vuole che le compri il telefonino per fare le storie su instagram, che tutti i suoi amici mici ce l'hanno? Ho controllato ed effettivamente molti profili sono intestati a dei felini. Per cui è deciso, a Natale le regalo lo smartphone, per adesso se vuole usa il mio.





mercoledì 19 agosto 2020

Focus

Alla cassa automatica del supermercato, come capita sempre quando passo il codice a barre di una rivista, si blocca tutto e compare il messaggio "attendere l'intervento di un assistente". L'assistente arriva, sblocca e mi chiede quanto costa per battere il prezzo. Io rispondo 4,90 €, lei soppesando la rivista, un po' interdetta esclama "PERO!". Eh sì, in effetti FOCUS DOMANDE E RISPOSTE costa un bel po' considerando che le pagine non sono tantissime. Anche se c'è da specificare che, diversamente da altre riviste, non ha neanche una pagina di pubblicità. Poi a casa scoprirò che tratta di cose poche interessanti e in una decina di minuti lo avrò già messo da parte. Non so, probabilmente con l'avvento di internet molte curiosità si sono esaurite e Focus non ha più quel fascino che aveva per me un tempo. Ricordo che costava un bel po' anche allora, per cui lo compravo in rare occasioni, però lo leggevo tutto, riga per riga, con grande interesse. Addirittura, una volta scoperto che era una delle riviste tenute nella sala d'attesa del mio dentista, mi presentavo con largo anticipo per poterlo leggere, con la tentazione fortissima, a cui però ho sempre resistito, di portarmelo a casa.


lunedì 17 agosto 2020

Leone

Gli animalisti erano entrati e avevano aperto tutte le gabbie tranne una, e allo zoo, in quel pomeriggio d'estate, c'era un sol leone.


sabato 30 novembre 2019

La leggenda degli uomini zerbino

Quando sappiamo che verrà a piovere passiamo per tutte le case a rubare gli zerbini, poi l'indomani suoniamo le porte e chiediamo "ci sono pavimenti da pulire?".
Siamo la prima ditta di pulizie porta a porta in Italia.
Siamo persone talmente gentili, affettate e soprattutto accondiscendenti che alcuni hanno cominciato a chiamarci uomini zerbino.

P.S.: se vi serve uno zerbino chiedete nei commenti.


giovedì 28 novembre 2019

Start up

Niente, mi ero già interessato per aprire una start up di vendite on-line di prodotti innovativi tipo la marmellata di cotechino e il salame in polvere, avevo già trovato un grosso investitore disposto a finanziarci, ma niente, i russi  hanno già brevettato tutto per cui l'avvocato ci ha consigliato di lasciar perdere.
Ecco la mail del finanziatore, giusto per dimostrarvi che non scherzo:

lunedì 18 novembre 2019

La psicologa culturista

La mia psicologa per riuscire a sollevarmi il morale ha dovuto procedere per gradi: prima ha cominciato a tirar su una busta della spesa, poi due, poi anche il pacco da 6 bottiglie d'acqua naturale, poi si è iscritta in palestra e adesso alza dei bilancieri da 500 kg come niente.
La mia paura adesso è che mi molli come psicoterapeuta e vada a fare il fenomeno da baraccone dalla D'Urso.



P.S.: dottoressa  non faccia sciocchezze!

sabato 12 ottobre 2019

"Colloqui" genitori-insegnanti

Ai tempi dei miei genitori gli insegnanti davano le bacchettate agli alunni, e non solo, gliene facevano di ogni: scappellotti, ginocchia sui ceci, tiratone d'orecchie.
Ai miei tempi al massimo ci davano delle gran note sul registro, più in là non potevano spingersi perché c'era la guerra fredda e uno scappellotto al bambino sbagliato poteva far scoppiare un conflitto nucleare.
Adesso invece sono gli alunni che picchiano i docenti, e non solo, i docenti le prendono alla grande anche dai genitori degli alunni.
L'altro giorno la mia vicina di casa doveva andare ai colloqui con gli insegnanti ed era preoccupata perché non se la sentiva di malmenare l'insegnante di religione così, a freddo; però d'altro canto aveva paura di far brutta figura con gli altri genitori, e in più sapeva che i docenti ormai ci tengono ad essere picchiati come somari.
Alla fine ci è andata e nell'agitazione del momento, appena entrata a scuola, ha picchiato il primo che le è capitato a tiro: il bidello!
Il bidello, quando è tornato a casa la sera, è scoppiato in lacrime ed ha abbracciato forte la moglie, poi ha stappato una bottiglia di prosecco e ha dichiarato che quella lì è stata la giornata più bella della sua vita.
Che poi il bidello era mio zio.
Una rara immagine di Batman a colloquio con la prof. di storia

sabato 14 settembre 2019

Il compleanno dell'esercizio commerciale

Gli esercizi commerciali che riescono a carpire i tuoi dati con la scusa della carta fedeltà poi, quando arriva il mese del tuo compleanno, ti fanno gli auguri e ti fanno un regalo. Io non lo accetto perché so che per correttezza mi sentirei in obbligo di ricambiare quando fanno gli anni loro. E io ad un esercizio commerciale proprio non saprei che regalo fargli!


sabato 27 luglio 2019

Lo scioglimento dei ghiacciai


La ragazza conosciuta su un sito di incontri con cui ho cenato due sere fa mi dice che non vuole più rivedermi perché mentre mi parlava dello scioglimento dei ghiacciai ero troppo distratto, e lei  cerca un uomo che si preoccupi del futuro della specie.
Ho provato a dirle che in quel momento non riuscivo a pensare ad altro che ad appoggiare delicatamente la mia mano sulla sua e baciarla lì seduta stante senza chiedere, ma non mi ha creduto e ha detto che sono un cretino.
Ha fatto bene, infatti in verità in quel momento ero troppo distratto dal dessert che stavano servendo al tavolo accanto e dal desiderio di ordinarne due porzioni a costo di passare per mangione.
Anzi, niente di più falso, nel 1987, in cordata sull'Adamello con mio zio (Reinhold Messner), misi il piede in fallo e rischiai di precipitare in un crepaccio, e da quel momento i ghiacciai avevano cominciato a starmi sulle balle; a questo stavo pensando.
No. Balla colossale anche quest'ultima, in quel momento ero distratto perché può capitare a chiunque durante una conversazione di assentarsi un attimo con la mente, cara la mia stronzetta saputella che non sei altro.

Le donne dei siti d'incontri

Le foto delle donne dei siti d'incontri mediamente sono di qualche anno fa. Loro sembrano più alte e slanciate di quanto non si capisca....