Ogni tanto si fa vivo il desiderio di tornare a scuola, ma non per frequentarla, solo per rivedere quei luoghi, vedere cosa è rimasto, cosa è cambiato.
L'altra notte ho sognato che lo facevo. Nel distaccamento in cui ho frequentato i primi 3 anni di ragioneria ora c'è la facoltà di architettura, ho sognato che entravo dal portone di legno mescolandomi a un gruppo di ragazzi che stavano entrando. Appena dentro ho girato a destra, salito quattro scalini e infilato un corridoio, in fondo a questo ho preso le scale, salito un paio di rampe, altro corridoio. La mia classe era la seconda porta a sinistra, ma nel sogno non c'era, c'era un'unica porta alla fine del corridoio, l'ho aperta. La porta dava su una specie di aula magna futuristica con le pareti blu a righe azzurrine, all'interno c'erano un po' di ragazzi, tra di loro si è fatto largo uno dei miei compagni di classe ai tempi delle superiori, mi ha stretto la mano e io ho detto "la nostra classe era proprio qui dietro" indicando una parete e accorgendomi che c'era una porta mimetizzata con le strisce azzurrine della parete. Assecondandomi il mio ex compagno di classe l'ha aperta ma dietro c'era un'altra parete blu a righe azzurrine. A quel punto è arrivato il docente ed io, nonostante tutto molto soddisfatto, mi sono scusato per l'intrusione, ho ringraziato, salutato e me ne sono andato.
Che nostalgia, ci sono giorni che più di rincontrare i miei ex-compagni vorrei tornare là, in quegli edifici un po' storici, ma ridotti veramente male, le scritte sulle pareti, i calcinacci, le finestre con gli spifferi, le ignobili sporche palestre, il cortiletto con la ghiaia, la sabbia, i resti di cemento, i mozziconi di sigaretta e i tappi di biro abbandonati per terra. E pensare che adesso avranno tirato a nuovo tutto e quei posti forse non li riconoscerei nemmeno, però sarebbe bello lo stesso dire "qui c'era lo spogliatoio dei maschi sui cui muri interni le ragazze lasciavano messaggi di stima al più carino della scuola, qui c'era il terrazzino che si attraversava per raggiungere l'aula di dattilografia, qui quell'antro buio dell'aula di informatica, qui c'era il laboratorio di chimica dove mai un esperimento ha dato gli esiti previsti dal libro..."
Io a scuola vorrei tornarci con la testa di oggi, ma credo che diventerei portavoce di sommosse liceali!
RispondiEliminaPerò tra quesi banchi resta sempre qualcosa..c'è una certa magia nelle muffe e nei cortili..forse ;P
Va là va là, che tu come minimo eri una di quelle che lasciava le scritte sui muri degli spogliatoi maschili :)
Eliminaihihih naaa..non ero brava a disegnare, in compenso nascondevo i diari della classe :D
RispondiEliminaNon intendevo disegni ma scritte a caratteri cubitali, cmq brava! :)
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