(POST CHE NON HO POTUTO PUBBLICARE PERCHE' AVEVO INTERNET ROTTO)
Davanti ad una fotocopiatrice Tizio ha invitato la collega ad uscire una sera per una pizza, lei ha accettato e ora sono felicemente sposati con prole.
Alla radio Caio racconta di aver conosciuto la sua ragazza durante una vacanza, attualmente ogni week-end fa la spola Verona-Perugia, soffre per la lontananza, non gli pesano i viaggi, ed è felice.
Sempronio è rimasto solo tutta una vita, poi un giorno che non ci sperava più in una chat ha conosciuto una donna uscita da poco da un matrimonio infelice, e ora convivono insieme felici.
Quanto costa ad un braccio tendersi e allungarsi per cogliere un frutto nel momento che questi è maturo tanto da staccarsi dal ramo al solo tocco? Tu questo Curzio non lo sai, vero? Tu e il tuo dannato cuore foderato di antimateria.
Da oggi ti chiamo Cicerone ;P
RispondiEliminaTu chiamami ma non è detto che io risponda.
RispondiEliminaBen detto! io invece sono un po' al contrario, fino a qualche anno mi inventavo nomi momentanei, sarà che il mio non mi piaceva, boh!
RispondiEliminaNel nostro ufficio ogni tanto sbuca fuori scherzosamente l'abitudine di chiamare la persona a cui ci si rivolge con il primo nome che viene in mente. Ad es.: io al mio capo (che si chiama Max) "oh, Giovanni, come devo registrare questa fattura?" oppure: altro collega che rivolto a me fa: "oh, Pasquale hai letto la mia mail?"
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