Si incrinano rapporti come costole sottoposte a un rude abbraccio.
È stata colpa mia? O è il destino?
Ero io quello che cercava di allontanarsi da quel fastidio così assurdo, da quel dolore tipico degli insicuri come me. Mi hai detto che non volevi che mi allontanassi e ho smesso, non sai a che prezzo. Ma adesso sembra che ti allontani tu, come se quella cosa che t'ho detto, che è la cosa più bella che abbia mai detto, quella cosa che purtroppo non ricambi, sia troppa da sopportare. O sia uno scherzo. O un fastidio. E ogni cosa che faccio, dico, scrivo o penso sembra peggiori le cose.
Eppure, nella follia disperata di un sabato pomeriggio di sole in cui galleggio a stento, scopro che tu ci sei. Ancora.