martedì 27 agosto 2013

Aspirapolvere

Stamattina uscendo per andare a prendere il giornale noto un'auto parcheggiata sulla strada di fianco a casa mia, passandoci accanto vedo che in auto c'è una ragazza che mi guarda con l'espressione un po' sconvolta. Trovandosi in un punto della strada lontano da cancelli d'ingresso desumo che non stia aspettando che esca qualcuno dei miei vicini, e in più per me ha appena smesso di piangere, mi dico: questa qua è appena stata lasciata dal moroso e si è fermata in una via a caso per piangere, sfogarsi e riprendersi un po', anzi no, il suo moroso la picchia (quel bastardo!) e lei non sa più che fare. Vediamo, se quando torno a casa è ancora lì magari le chiedo se ha bisogno. Quando torno è ancora lì. Mi dico: prima di fare figuracce chiediamo a mamma se la conosce che magari è solo una vicina che si fa gli affari suoi.
Appena entro mia mamma mi anticipa: Angelo, se suonano non aprire o di' che non ci sono, ho preso appuntamento alle 9 con una rappresentante di aspirapolvere, ma le avevo già anticipato che forse non c'ero, ho avuto mal di schiena tutta notte e non ce la faccio a riceverla.
Mi arrabbio un po': perché cacchio ha preso appuntamento per poi far dire che non è in casa? (Solo più tardi realizzerò che probabilmente la rappresentante è stata talmente insistente che lei alla fine ha ceduto). Comunque capisco che la ragazza che ho visto fuori in auto deve essere la rappresentante, infatti tempo due minuti e suonano alla porta, sono le 9 in punto.
Vado ad aprire, mi ha visto entrare, far finta di non essere in casa oltre che vigliacco sarebbe anche patetico. Apro, è lei, mora, sui vent'anni, è pure carina.
E mo' che mi invento.
Lei: buongiorno, avevo un appuntamento con la signora...
Io: ehm, non c'è! E' all'ospedale! (che è brutto da dire ma dovevo inventarmi qualcosa che giustificasse il fatto di non sapere quando sarebbe rientrata).
Lei fa uno sguardo basito e perplesso (tipo quello di Arnold che dice "che cavolo stai dicendo Willis?!" nel celebre telefilm).
Io: ...per una visita, niente di grave.
Lei: ma aveva detto alle 9, io avevo anche già avvertito in ditta.
Io: eh, non so... a me non ha detto niente. Mi dispiace.
In realtà mi dispiace veramente, mi metto nei suoi panni, quelli di una giovane che magari per raggranellare qualche soldo per pagarsi l'università si riduce a fare questi lavori meschini in cui ti devi sbattere tanto e poi ti pagano una miseria e devi anche imparare a imbrogliare la gente pur di vendere il prodotto.
Allora le dico: mi dia il suo numero che quando torna magari la faccio chiamare.
Me lo dà.
Aggiorno mia madre nel caso si rifaccia viva e vado in piscina.
.
Solo più tardi ho realizzato che sono riuscito a farmi dare il numero da una bella ragazza, che per l'impegno che ci ho messo quest'estate a cercare la morosa mi sembra anche un'ottimo risultato. Tempo fa dicevo: basta, io ho già fatto abbastanza, adesso devono essere loro a venirmi a suonare alla porta.

P.S.: comunque si è ripresentata a mezzogiorno (io non c'ero) e mia mamma ha ripreso appuntamento per domani alle 10.

12 commenti:

  1. Allora il meccanismo del "noncipensopiùbastaaddio" funziona! Mmmm... mi sa che ci provo anche io! :)

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    1. sì, provaci, se poi va male puoi chiedermi in sposo.

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  2. evvai, è fatta!
    resta solo da capire cosa farsene dei 52 aspirapolvere che ti toccherà comprare da domani al giorno del fidanzamento ufficiale, ma quelle sono quisquiglie!

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    1. macché, oggi ho preso il bigliettino con il suo numero, mia madre ci ha scritto accanto "ragazza del Foletto", hai capito? Ha già il moroso! Eh, era troppo bello per essere vero.

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    2. bè ma scusa gli angeli non sono forse una tipologia di folletti?

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    3. hai ragione: i folletti, così come gli angeli, sono creature della fantasia, quindi il suo moroso deve essere solo immaginario, però essendo anche gli angeli creature immaginarie ne deduco che io non esisto.

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  3. provaci con la prossima che ti vuole vendere un nuovo contratto telefonico, sei molto simpatico ed autoironico, credo sia tu a seminare le ragazze. ciao, brunella patrone blog

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    1. eh, grazie, sei gentile, ma al giorno d'oggi essere simpatici e auto-ironici non basta più.

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  4. Fare certi lavori ti cambia inesorabilmente, quando incontri qualcuno pensi solo a come potergli vendere qualcosa, sogni di fare affari che ti cambino la vita e ad ogni risveglio assumi forme sempre più raffinate di raggiri. Insomma in caso falle cambiare lavoro ;)

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    1. ah, a questo punto no, passo dalla parte del nemico, divento anch'io rappresentante: ci presentiamo in coppia porta a porta, appena ci aprono io salto dentro senza chiedere e sporco il pavimento con le scarpe zozze di terriccio, lei per scusarsi estrae l'aspirapolvere e pulisce, praticamente fa una dimostrazione senza avere chiesto il permesso. A quel punto o ci comprano l'aspirapolvere o li obblighiamo a farci da testimoni al nostro matrimonio.

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    2. ihihi ottimo! amore e affari :)

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Allora: 'sto blog ogni tanto si mangia i commenti. Sì, è colpa delle lobby dei potenti che stanno osteggiando la mia crescente popolarità. Siccome sono un cagasotto non mi schiero contro i poteri forti, perciò vi chiedo: PER FAVORE PRIMA DI PUBBLICARE I VOSTRI COMMENTI COPIATELI, COSI' NON VANNO PERSI.
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GRAZIE.

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