Ogni tanto mi capita di rifletterci: se venissimo informati della certa e imminente fine del mondo, come ci comporteremmo?
Ci precipiteremmo a spendere tutti i soldi che abbiamo? Ma poi i soldi che valore avrebbero a quel punto per chi li riceve? Allora, alè, tutto gratis: ogni cosa è di chi se la piglia. Tutti a Gardaland, sai che file interminabili!!!
Io devo ammettere, e qui si scopre che sono una persona cattiva, che mi stuzzica la vendetta senza conseguenze penali su tutti coloro che hanno reso insopportabile la mia vita, a cominciare dai ragazzini che mi tormentavano a scuola.
Ma chi può dirlo, magari invece perdonerei tutti.
I miei genitori sostengono che. quando uno muore, quella lì è la sua fine del mondo, e allora penso ai malati terminali, la loro fine del mondo, secondo il ragionamento dei miei genitori, è vicina, e loro come si comportano? Alcuni cercano di vivere al massimo gli ultimi giorni che gli rimangono, cercano di riavvicinarsi ai propri cari, altri cercano ovunque una cura, lottano, altri fanno finta di niente, sperano, perché la speranza è l’ultima a morire, sperano in un errore nella diagnosi del medico, sperano in un miracolo.
E nell’istante che precede la fine a chi vorreste essere vicini? Ai vostri familiari? Ai vostri amici? A Pippo Baudo?
Un bel problema logistico: Natale con i tuoi, capodanno con chi vuoi, ma l’apocalisse? I Maya questo non lo spiegano.